"I sondaggi confermano l'importanza degli effetti della prevenzione nelle aule ma il sistema scolastico ha grande difficoltà a dare continuità all'azione di prevenzione ed educazione. All'intervento episodico segue di rado una riflessione più stabile nelle classi, mediata dagli adulti significativi, in primis genitori ed insegnanti".
Roberto Di Legami via Fastweb
Scrivevo ieri che tra decreto antiterrorismo e legge su omicidio stradale sembra di vivere in uno stato di polizia. E mi pare confermato dalle risposte dei dirigenti scolastici.
Il sexting secondo studi recenti non ha connotazioni negative come solitamente si crede.
E' una maniera per i ragazzi di esplorare la vita affettiva.
Ovviamente il tutto è legato al consenso.
Trattandosi di una trasposizione dal mondo reale a quello virtuale, nello stesso modo in cui molte ragazzine vengono costrette a mostrarsi nude o ad avere rapporti sessuali dal fidanzatino, così subiscono forti pressioni per inviare immagini intime.
In America ed in Inghilterra le famiglie che possono permetterselo spesso ricorrono alla terapia psichiatrica dopo essere venute a conoscenza di esperienze anche drammatiche subite dalle loro ragazze. La pericolosità sta in questa tendenza.
Mi pare invece che i dirigenti la individuino nell'aspetto legale più che in quello relazionale.
Da ciò deriva il danno fatto dalla sola attività di prevenzione della polizia postale.
Senza una strategia globale manca l'impianto base che è quello dell'armonia costruita attorno al proprio mondo affettivo e alla fine non verrà recepito nemmeno l'aspetto tecnico-legale della questione.
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