venerdì 6 settembre 2013

22

"A 22 anni di distanza non possiamo non ricordare che ai carabinieri trucidati in conflitti a fuoco al Pilastro e a Castelmaggiore, sempre per mano delle belve della Uno bianca non sia stata ancora conferita la medaglia d'oro al valore militare alla memoria", scrive Sorbi in una nota. Questo riconoscimento, ne è certo il casiniano, "ancora oggi sarebbe gradito ai familiari e a tutta la popolazione" e "produrrebbe una rinnovata fiducia nelle forze dell'ordine"; i tempi, prosegue Sorbi, "sono maturi" ed "è giunto il momento di superare steccati che fino ad oggi hanno impedito questo conferimento".
repubblica


Io vorrei tanto tornare ai tempi di Craxi e Spadolini, che con tutti i loro limiti e  i cimeli di Garibaldi, almeno non sparavano cazzate.

Non passa giorno che uno sbirro non finisca sotto processo e automaticamente viene insultato su Facebook, e questo qui pensa, che dare una medaglia d'oro, produrrebbe una rinnovata fiducia.
Non so se fossero vere le voci che non fu mai data perchè stavano scappando o perchè una medaglia a loro, significherebbe un'umiliazione per la polizia di stato.

Io credo che quella medaglia sarebbe solo un contentino alla memoria di quei poveri ragazzi, per chiedergli scusa per come furono mandati al massacro in un quartiere che anche senza uno bianca, era una sorta di Bronx, per chiedergli scusa di come furono gestite le indagini, in un clima alla Beautiful, per come non furono mai trovati i veri colpevoli, ovvero i mandanti e i complici e le motivazioni per le quali quell'eccidio avvenne.

Ogni singolo poliziotto, carabiniere, politicante, che ogni anno in occasione dell'anniversario della loro morte, piange lacrime di coccodrillo e chiede medaglie, o dice che bisogna superare gli steccati, che le forze dell'ordine sono esenti da peccato, ebbene ognuno di loro è colpevole di averli ammazzati un'altra volta.

Ogni anno, li avete massacrati ancora, per ventidue volte.
Se non provate vergogna, almeno tacete.

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