martedì 11 dicembre 2012

Marescialli scomodi

Al maresciallo Cannizzaro la Dda di Catanzaro contesta invece di aver omesso di trascrivere numerose intercettazioni ambientali e telefoniche utili alle indagini sulla faida. Il sottufficiale dei carabinieri inoltre, sempre secondo quanto è riportato nel decreto di perquisizione, non ha trasmesso alla Dda alcuni tracciati Gps attraverso i quali emergerebbe il coinvolgimento della cosca Mancuso di Limbadi nell'ambito della faida. Ieri erano stati sentiti come testi numerosi carabinieri della Stazione di Sant'Onofrio e dalle deposizioni è stata confermata la mancata trasmissione di "atti fondamentali alle indagini" utili ad individuare gli autori di numerosi delitti tra le cosche di Stefanaconi e Sant'Onofrio. La Stazione dei carabinieri di Sant'Onofrio era stata delegata ad eseguire alcuni accertamenti investigativi.ansa






All'apparenza sembrerebbe l'ennesimo caso di carabiniere al servizio delle cosche, in Calabria .
Pero' andando a scavare indietro negli anni, si scopre che il maresciallo Cannizzaro, è sempre stato attivo nella lotta alla 'ndrangheta .
Ha avuto un ruolo importante nella cattura di latitanti e la sua deposizione al processo per l'omicidio Penna, fu pregnante e osteggiata dalla difesa .
Lo stesso parroco ha ricevuto svariate minacce per il suo impegno nella lotta alla criminalita' .
Queste cose pero', i giornali nazionali non le dicono .

2 commenti:

  1. pure io non credo che un ufficiale dell'arma dei carabinieri sia implicato in una faccenda del genere, specie in una terra di calabria dove gli uomini dello stato per svolgere servizio dovono crederci fino in fondo nelle leggi e nelle istituzioni

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  2. Beh se c'è un dubbio è da togliere e ben venga l'inchiesta .
    Credo che anche il maresciallo farebbe cosi'

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