martedì 5 giugno 2012

Felice 198°



Sinceramente a me, come penso anche ad altri che hanno vissuto quegli anni e quell'eccidio, non gliene importa piu' niente che siano stati poliziotti a commettere i crimini .
Quando ai ragazzi venne data la medaglia d'oro al valor civile e non militare, si disse che era perche' stavano scappando, cosa tra l'altro non vera, viste le perizie .
Dopo che i Savi furono presi, non si e' ancora capito come, si mormoro' che era necessario non dare un dispiacere alla polizia .
Il che porta uno a chiedersi, come cio' sarebbe potuto accadere, se all'epoca non si sapeva che quelli della uno bianca erano sbirri .

Ecco a me piacerebbe che una persona come il prefetto Cirillo, che e' uno dei pochi dirigenti che si ricorda ancora di essere poliziotto ed essere umano, uscisse dal recinto dell'ipocrisia e della retorica, e agisse concretamente .
Le verita' processuali ci hanno detto che non tutti i colpevoli sono dietro le sbarre, che i motivi per cui certi crimini furono commessi non sono chiari, e che quindi c'era un braccio occulto dietro tutto quello che e' accaduto .

Io vorrei che la polizia ci desse finalmente tutto cio' .
Poi possiamo andare al Pilastro a prendere un caffe', a piangere ancora o a sorridere finalmente e celebrare .
Ma prima la polizia di stato, deve dirci tutta la verita' .
Altrimenti il ricordo non ha senso .
E un ricordo senza senso, e' destinato a sparire per sempre .




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