lunedì 4 giugno 2012

Linee non tanto sottili


Frattura nata, forse, dalla smania di protagonismo di qualche PM che, chissà perché, ha emesso provvedimenti restrittivi estremamente sproporzionati nei confronti dell’ex Capo della Mobile.
Vittorio Pisani, non è un poliziotto qualunque: è il poliziotto per antonomasia. Lo dimostrano la sua carriera, il suo aver saputo ridare una dignità operativa ed investigativa alla squadra mobile di Napoli, cosa questa, che da tempo si era persa. Ma forse tutto ciò, a qualche PM forse non sta bene. Perché? Bisognerebbe chiederlo a lui/lei.
fraba napolionline

Si chiede di lasciar perdere il populismo, pero' poi ci si cade dentro con tutte le pinne .
Pezzo molto bello, quasi poetico, ma che non risolve il problema del caso specifico, ne' dei limiti dell'attivita' giudiziaria che esso rappresenta .
E non parlerei di gogna mediatica per Pisani ne' di manie di protagonismo per la pubblica accusa .
Sarebbe profondamente ingiusto e poco veritiero .

Bisogna dare giudizi, su questa vicenda, solo dopo aver seguito il processo con attenzione .
Io ero dell'idea che Pisani fosse innocente per quanto riguarda i grossi crimini contestatigli, e lo sono tuttora, con l'unica differenza che devo dare atto alla pubblica accusa,  di aver portato alla luce particolari inquietanti che non possono essere ignorati .
E se dagli articoli di stampa era legittimo intuire che ci fosse della malafede da parte dei magistrati inquirenti, dopo l'ascolto delle registrazioni delle udienze mi sono ricreduta .
Senza voler mancare di rispetto alla collega che ha condotto e conduce indagini importanti in ambito Napoletano, il pubblico ministero Amato, sulle cui spalle poggia questo procedimento per la maggior parte, e' una persona profondamente attaccata ai principi morali di legalita' e giustizia su cui si basa il proprio lavoro, e ovviamente non passa sopra certi dettagli .
Basta andarsi ad ascoltare la sua reazione stizzita, quando Salvatore Potenza ha urlato ad una delle vittime di usura : "facciamo i conti con Dio" .
Il moto d'ira che il magistrato ha avuto, non voleva essere uno spettacolo per la stampa o per la presidenza .
Era un sincero atto di rigetto dell'arroganza dei disonesti .

Che Vittorio Pisani sia un poliziotto provetto, nessuno lo mette in dubbio .
Il punto e' stabilire oltre ogni ragionevole dubbio, se tutti i risultati ottenuti finora, sono frutto di azione lecita .
Sono queste le verita' da accertare da parte di pubblici ministeri e giudici che hanno anche lavorato al suo fianco per anni .
Se si venisse a scoprire, che la linea sottile e' stata passata, e gli schizzi di fango erano pozzanghere, allora bisognerebbe portare allo scoperto anche coloro i quali devono per forza essere ritenuti responsabili, al pari del poliziotto pluridecorato, di eventuali infrazioni .
Perche' se veramente ha evitato indagini e favorito clan per anni, allora le responsabilita' andrebbero individuate e condivise con altri poliziotti d'ogni ordine e grado in quella Questura .

Questa situazione porterebbe a due ordini di considerazioni :
perche' in alcune questure, come quelle di Napoli e Bologna ad esempio, si verificano certi tipi di episodi a cadenza regolare, senza che vi si ponga fine una volta per sempre e si crocifigge il magistrato di turno che cerca di far chiarezza ?
Verrebbe naturale pensare che c'e' qualcosa di strano e oscuro nella gestione di uomini e carriere che poi determina illeciti e rancori .
E di questo soffre tutta la comunita', che dipende dall'operato delle forze di polizia .

Riguardo ai limiti superati, sempre che essi lo siano effettivamente stati, si pone anche la questione della copertura normativa che regola l'azione della polizia giudiziaria .
Siamo sicuri che i Ganzer, i Pisani, i Riccio, se ritenuti colpevoli all'ultimo grado di giudizio, siano andati oltre le linee loro concesse, solo per gloria, e non perche' non potrebbero garantirci quella sicurezza che noi per primi chiediamo loro, con le leggi a disposizione ?

Io credo che questo processo debba porre queste questioni e non scadere nella semplice bagarre tra piccoli fans della Questura e della procura .
Sono capitoli che vanno valutati con attenzione, innanzitutto da Pisani che dovrebbe iniziare a pretendere dai propri collaboratori, assunzioni di pubblica responsabilita', e poi dai vertici della polizia e del governo, che dovrebbero finalmente garantire ai propri uomini un raggio d'azione piu' ampio e cristallino .

Pero' a tutto questo, deve dare inizio Vittorio Pisani .
Deve dimostrare che oltre ad essere super-poliziotto, e' essere umano di elevata caratura .
Deve iniziare un'opera di pulizia che gli potrebbe portare via molti amici o presunti tali e molta gloria, dalla sua vita .
Ma ne varrebbe veramente la pena .

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