giovedì 28 luglio 2016

By the rivers of Babylon

La Polizia postale cita l’esempio dei due jihadisti di Milano e Brescia, che postavano su twitter minacce all'Italia pubblicando foto del Colosseo e di diverse stazioni ferroviarie e progettavano di colpire l'aeroporto militare di Ghedi e l'azienda presso la quale lavorava uno dei due.
corriere comunicazioni

"Da tempo - dichiara Roberto Di Legami, Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni - i nostri sforzi investigativi si sono concentrati su questa parte del Deep Web, il cosidetto Darknet, in cui il fatto che l’accesso sia consentito solo con dei software di anonimizzazione e sistemi di autenticazione forte, ha ingenerato in molti l’erroneo convincimento che in esso possa essere commesso qualsiasi reato nella assoluta impunità. Le cose non stanno assolutamente così. Certo, sul Darknet assistiamo ogni giorno al proliferare di mercati online in cui si offre di tutto: armi, sesso, documenti, droga e qualsiasi altro materiale o servizio illecito. Ma l'odierna operazione prova, ancora una volta, che non esiste luogo sicuro per i criminali. Peraltro, l’esperienza insegna che più le tecnologie utilizzate dai criminali per sottrarsi all’identificazione sono sofisticate, maggiore è la probabilità per gli stessi di cadere in errore." "Ad esempio, l’Operazione Babylon dello scorso anno - prosegue Di Legami - ha individuato e chiuso un vero e proprio mercato virtuale nel Darknet, consentendo anche il sequestro di 14 mila 'wallet' di moneta digitale Bitcoin, per un valore di circa un milione di euro. In quell'occasione, peraltro, il lavoro sottocopertura ha evidenziato questa triste similitudine tra siti pedo e quelli porno per adulti, devianze e gusti particolari inclusi". ITALPRESS

Ma il 31 fanno la festa con Solimene ed Elvira per celebrare un anno da Babylon ?
Cercavo informazioni sul direttore da ambienti social siculi, ma a parte la vicenda di Contrada, non emergono note interessanti.
Non è che Di Legami è un pokemon infiltrato ?

Chiuso un sito, se ne fa un altro.
La realtà è quella.
E i ragazzi di vent'anni non sono interessati a fuggire dalla polizia.
Tant'è che lo stesso direttore della polizia delle comunicazioni spesso ricorda come lo scopo delle visite della polizia nelle scuole è quello di insegnare a separare il lecito dall'illecito almeno sotto il profilo giudiziario.
Piuttosto i ragazzi hanno la consapevolezza che certe loro tendenze sono di natura patologica, ma non sanno cosa fare. Infatti alcuni tra gli arrestati avrebbero dei precedenti. Evidentemente nessuno li ha aiutati. Questo è un altro fallimento dello stato, tra l'altro in quella Sicilia che pensa che l'essersi scrollata di dosso il periodo stragista, sia sintomo di rinascita. Se altri fenomeni criminali attecchiscono, e questa è l'ennesima operazione, vuol dire che c'è alla base un tessuto sociale malato.
Tempo fa Marcello La Bella diceva che da poliziotto non si spiega come mai per tanti ragazzi Totò Riina costituisca ancora un riferimento importante. Forse dovrebbe chiederselo da uomo.
Ammesso che vi sia differenza, per lui, tra le due dimensioni.

L'operazione Baya è nata da segnalazioni di utenti in rete e dall'attento monitoraggio dei servizi d'informazione, che è di tipo diverso rispetto a quello della polizia giudiziaria e tende ad individuare il contesto anche attraverso l'uso di esche.
Scenario eversivo moderno che però affonda le proprie radici in casi come quelli di Game ed el Abboubi. Gente cioè, che passò in maniera graduale dalla protesta legittima in piazza, alla radicalizzazione in rete. Oggi il passaggio è veloce o addirittura non c'è . Fattore questo che rende difficile l'individuazione dei protagonisti o fa si che l'indagine venga bloccata nella fase in cui i soggetti effettuano le perlustrazioni in rete o sul territorio. Senza cioè che si abbia evidenza certa delle loro reali intenzioni. Bene sarebbe, organizzarsi in modo da giungere almeno all'acquisto dell'esplosivo, così come fa l'Fbi attraverso informatori.
Per questo sarebbe opportuno potenziare la polizia di prevenzione e l'antiterrorismo in generale rispetto ad altri protagonisti che godono già di ampie risorse.


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