giovedì 24 marzo 2016

Senza coda nè capo

IL M5S DIFENDE IL BENE PUBBLICO E LA DEMOCRAZIA, IL PD E CALTAGIRONE LA FINANZA! 
Oggi leggo un articolo sul Messaggero che attribuirebbe alle mie parole la perdita di 71 milioni per Acea. Un farneticante resoconto, senza capo né coda, commissionato sappiamo benissimo da chi, ovvero da Caltagirone, primo socio privato della multiutility (dove, guarda il caso, siede in cda il figlio Francesco) ed editore dello stesso quotidiano di Roma. Vedete, questo è il primo assaggio di quel che ci aspetterà semmai dovessimo salire al governo della Capitale, ma noi non arretriamo di un centimetro. Del resto, quando pesti i piedi ai poteri forti loro si ribellano e il caso Acea è emblematico.Ora, però, passiamo ai fatti: 
-Acea è una società misto pubblico-privata, controllata per il 51% dal Comune di Roma e il restante 49% in mano ai privati. 
-Perché ho annunciato di voler cambiare il management? Perché il cda, che coordina gli affari privati della multi-servizi, è composto da un'accozzaglia di nomi in gran parte scelti proprio da Caltagirone con il lasciapassare del suo caro amico Matteo Renzi.Virginia Raggi Facebook

Se fossi Cicciobello siculo non esulterei in maniera eccessiva.
L'Acea è una miniera d'oro per il giglio magico.
Bisogna proteggerla al meglio.

L'ira di Massimo Martinelli e un altro articolo al veleno su il Sole di oggi, unitamente ai commenti di sdegno da parte di esponenti di spicco del PD, danno un'idea della posta in gioco.
Non andrei così lontano nell'addossare alla Raggi la colpa della debacle in borsa.
Di certo ha dimostrato grande ignoranza in materia.
Una caratteristica alla quale i grillini ci hanno ormai abituato.

Da un punto di vista strettamente tecnico fu annunciato circa un fa, un investimento multimilionario nella digitalizzazione di tutte le attività lavorative, quando pare che in fondo i cittadini romani soffrano ancora il malfunzionamento dell'azienda. Sono tutti dati comunque da prendere con le pinze visti gli interessi politici che ruotano attorno all'Acea.
Tant'è che la nomina dell'attuale amministratore delegato, uomo di Renzi from head to toe al punto tale che il presidentissimo gli firmò la prefazione di un libro, fu fortemente voluta addirittura da Marino.
Strano che ci sia voluto un anno alla polizia per mettere le zampe sui dati e sottoscrivere la convenzione.
Riusciranno a coordinarsi con lo strapagato John Kotter ?

Vedo uno strano computerino in giro.
Se non mi si sente per qualche giorno sono nell'ufficio di RobbyDiLeg.
Angolo tortura. Ne ha uno.

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