giovedì 25 febbraio 2016

Per carità

Fare la carità ai migranti musulmani che bussano alle porte significa anche insegnare loro (implicitamente) quale è il significato di Gesù Cristo, la profondità del messaggio evangelico. “Così come la rivelazione è universale, lo è anche l’amore. Nella carità si esprime l’essenza cattolica della salvezza e della Chiesa”.
Di qui la necessità di «non aver paura di dare risposte di fede a quei migranti musulmani che fanno domande quando ci dicono: `i cristiani ci aiutano, i nostri fratelli musulmani non ci aiutano´»
il messaggero


 الرحمن     الرحيم

Il compassionevole. Il misericordioso.
Sono due dei novantanove nomi che descrivono la natura divina di Allah.
C'è bisogno di umanizzare Dio per dimostrare che egli ha a cuore il nostro destino e che ne dobbiamo seguire gli insegnamenti ?

Nelle terre arabe questo è un metodo molto comune per chi fa proselitismo specie tra le popolazioni asiatiche che spesso sono vittime di datori di lavoro che non li rispettano.
Confessioni cristiane minori che hanno modi molto aggressivi per forzare le  conversioni.
Si mette in evidenza come il musulmano alla fine non osservi le regole base della religione mentre gli si mostrano immagini e statue di Gesù raccontandogli la storia del suo sacrificio.
Al migrante disperato non rimane che abbracciare il cristianesimo e continuare a patire consolato dal sacrificio di Gesù.
Ovvio che non gli venga in mente di chiedersi perchè Dio nella sua maestà avrebbe bisogno di dimostrare il suo amore e come fa l'essenza divina ad essere tanto limitata come quella umana da morire o avere figli.

I musulmani sono semplici esseri umani così come i cattolici.
Difficile capire però da cosa il cardinale Mueller deduca che è il cattolicesimo a favorire la carità nei tedeschi quando i musulmani si comportano male proprio perchè si allontanano dall'Islam.
La natura umana è spesso meschina. Certi discorsi lo dimostrano.

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