martedì 23 febbraio 2016

L'ascolteranno gli Americani che proprio ieri sono andati via

A ben vedere, del resto, per l’extraordinary rendition di Abu Omar, ad oggi nessuno sta scontando la pena in una prigione italiana. Non gli “impuniti”, che si chiamano Niccolò Pollari (ex direttore del Sismi, 10 anni di condanna “annullati” dal segreto di Stato), Marco Mancini (allora capo della divisione antiterrorismo del Servizio, 9 anni annullati dal segreto) e i funzionari del Servizio Raffaele Di Troia, Luciano Di Gregori e Giuseppe Ciorra (a loro il segreto ha evitato di scontare 6 anni). Non chi patteggiò la condanna (gli ex funzionari
del Sismi Pio Pompa e Luciano Seno, 2 anni e 8 mesi per favoreggiamento), il “giornalista”, a libro paga del Servizio con nome in codice “Betulla”, Renato Farina (6 mesi per favoreggiamento convertiti in 6.840 euro di pena pecuniaria), il carabiniere del Ros e aspirante agente Sismi Luciano Pironi (21 mesi). Non gli uomini della Cia che materialmente condussero l’operazione di sequestro e rendition all’Egitto e per i quali, gli stessi governi italiani che hanno opposto il segreto di Stato hanno garantito nel tempo l’impunità con un escamotage che ne ha assicurato la latitanza.repubblica
"E' una vittoria molto amara. Noi, che siamo culla del diritto, ci troviamo schiaffeggiati brutalmente", commenta con Radio24 Ferdinando Pomarici, pm di Milano che con Armando Spataro - ora procuratore di Torino - ha condotto le indagini sul caso Abu Omar. "Ora noi pretendiamo dal Governo egiziano per la morte di Giulio Regeni - aggiunge Pomarici, intervistato per Storiacce di Radio24 - di avere quella chiarezza che noi invece non abbiamo avuto. Mi aspetterei che il Governo di oggi - se vuole essere autorevole agli occhi di Al Sisi - elimini il segreto di Stato."radio24

Oggi come allora.
Bonini che si accanisce contro il Sismi.
Il magistrato che strumentalizza la sentenza per fare giustizia su un'altra vicenda.
La destra che se la prende con l'America come se l'Italia fosse stata costretta ad eseguire gli ordini.
E i soldi che dobbiamo pagare.
Ciliegina sulla torta è Sabrina De Sousa, che non si è mai presentata in aula e nè ha fatto un giorno di carcere fino ad ora, che su Twitter fa la vittima e si appella al Papa.
Per nessuno conta il principio. A nessuno interessa stabilire colpe e relative responsabilità per ricostruire la verità.
E' una culla del diritto per bambolotti.

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