giovedì 12 marzo 2015

Sia chiaro

Sia chiaro - precisa Soro- gli organi di sicurezza, i servizi segreti è giusto che raccolgano tutte le informazioni possibili, ma devono proteggerle nel modo migliore. Noi abbiamo a disposizione ricerche recenti e autorevoli sullo stato dell'arte, diciamo così, delle banche dati italiane: Comuni, Asl, Regioni, ma anche banche dati centrali, che rivelano uno standard di protezione dati assolutamente insufficiente".
corrierecomunicazioni

Mi pare abbastanza chiaro.
Ci si accaparra il contratto con l'ente o struttura critica che sia.
Si entra in possesso dei dati e della copertura finanziaria per proteggerli.
Quando c'è un attacco hacker ci si prende dieci giorni per risalire all'ip e comunicarlo al comparto investigativo di competenza.
Nel frattempo si cumulano perdite di miliardi dalla pubblica amministrazione ma non di dati (per adesso).
Si va dal ministro con le statistiche e dal copasir con la storia del polacco che ha registrato il dominio italiano e si ottengono fondi e norme.
Nel frattempo scuole, asl e amministrazioni locali continuano a rimanere senza protezione.
Per le banche è tutto un altro discorso ovviamente.
Fessi gli inglesi che con il polacco hanno "solo" una intesa per monitorare il sito.

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