giovedì 22 gennaio 2015

E anche l'encomio




Mi ha molto deluso il colonnello Jannone che ha fatto si che in una bacheca Facebook dedicata a lui (non so se la gestisce direttamente) ha permesso l'esposizione a pubblico ludibrio di questo carabiniere che merita tutto il nostro rispetto al pari dell'operativo.

Nell'epoca di internet ma soprattutto in un periodo in cui poco ci si fida delle forze dell'ordine e delle istituzioni in generale, un addetto stampa fa da trait d'union tra funzionari, operativi, associazioni di sostegno e di categoria e semplici cittadini.
Oggi la cattura di un latitante o l'individuazione di un traffico illecito non sarebbe possibile senza l'aiuto della popolazione .
Se non si risana il tessuto sociale che facilita lo sviluppo dell'attività criminale, il lavoro di rete necessario non può essere messo in atto.
Se una donna denuncia un abuso, un bambino chiama il numero anti-bullismo, un negoziante denuncia una estorsione è perchè sono consci del fatto che qualcuno li aiuterà.
Quella coscienza viene messa in moto dagli operativi ma trasmessa attraverso portavoce, uffici stampa e addetti alle relazioni esterne.
Sono eroi anche loro.
Non a caso il generale Del Sette è stato anche a capo dell'ufficio pubbliche relazioni.

Il colonnello Jannone è una persona intelligente.
Confido nel fatto che possa comprendere lo sbaglio e riparare in qualche modo.
Pur avendo oscurato il nome del carabiniere, questi è facilmente individuabile.
Quell'uomo merita rispetto.
Magari non una fiction ma rispetto.

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