«Perchè Greta e Vanessa sono entrate in Siria illegalmente, mentre il loro accompagnatore no? Perchè tempi così brevi tra il loro ingresso in terra siriana e il rapimento, quasi a sottintendere che non si sia trattato solo di un rapimento ad opera di un’organizzazione criminale, ma di un’operazione pianificata a tavolino? Perchè così tante illazioni su un presunto coinvolgimento di soggetti italiani?». Ed invita le istituzioni a chiarire «subito tutti i termini della vicenda ‘rapimentò che potrebbe causare ulteriori danni, in primis il rischio di emulazione, oltre a quello forse già procurato alle casse dello Stato».
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I punti di ingresso dalla Turchia verso la Siria si snodano su un territorio lungo più di cinquecento miglia.
E' una zona attraverso la quale passa un pò di tutto : da auto rubate a cibo e medicinali, ma soprattutto combattenti da ogni dove.
Europei, arabi, afghani.
Sono loro che hanno fornito l'ispirazione per denominare la lunga frontiera turca "the jihadists highway".
Rispetto a qualche anno fa la polizia e l'intelligence turca hanno serrato maggiormente i tratti più a rischio.
Il valico verso Atma usato da Greta e Vanessa per introdursi in Siria è stato rinforzato ulteriormente dopo il rapimento di Foley e di un fotoreporter arabo.
I respingimenti al confine sono centinaia ogni settimana.
Come fanno però giustamente notare i funzionari turchi, a loro non rimane molto da fare se l'Europa non frena il flusso dei giovani in partenza per la Siria.
C'è anche purtroppo un buon numero di agenti che si lascia corrompere.
Attraversare il confine non è così facile come si potrebbe pensare, ma se ci si affida ad un abile mediatore, si paga bene e soprattutto ci si fa crescere la barba, si hanno buone possibilità di passare.
Il piano del contatto delle ragazze era probabilmente di fingere che fossero mogli o sorelle di Raineri che a sua volta è presumibilmente entrato come un qualsiasi guerrigliero .
Quindi a lui il passaporto è stato controllato mentre per le ragazze non c'è stato bisogno.
E' routine normale in zone di guerra o molto degradate.
Se si fossero presentate come infermiere o cooperanti senza un gruppo di riferimento sarebbero state rimandate indietro.
Atma fino ai primi mesi dello scorso anno era sotto il controllo dell'Isis.
Era zona cecena comandata da Omar al Shishani.
Dopo una serie di combattimenti persi è passato a Jabhat al Nusra.
Le ragazze erano probabilmente interessate ad andare in un campo di rifugiati molto grande che è in quel villaggio.
Qualcuno di al nusra le avrà controllate all'ingresso come dichiarato da un loro rappresentante dopo la liberazione e poi si devono essere dirette verso Aleppo e quindi Abizmou .
Il rapimento nella casa di un capo di Nour el Din al Zenki deve essere avvenuto per mano di Jaysh al Mujahedeen come scritto da Bechis che ha ottime fonti nell'Aise.
Non di certo ad opera di uno dei tanti gruppetti che ruotano attorno alla coalizione .
Liwa shuhada al quale avrebbero inneggiato le ragazze è un minus in quella galassia.
Difficile credere alla versione romanzata di Raineri che ha parlato di un gruppo ombra nella sicurezza interna di Nusra. Si sarebbe venuto a sapere e la cosa avrebbe creato fratture irreparabili.
Di certo gli ostaggi hanno costituito una spaccatura per gli alleati del fronte.
A quel punto l'esercito libero siriano e Ahrar ash sham hanno voluto dire la loro non tanto per il riscatto ma come prova di forza.
Di qui la deriva della trattativa dopo natale.
Medici, giornalisti, infermieri, operatori umanitari costituiscono un tesoro in queste situazioni.
Non c'è bisogno di tempo per pianificare un rapimento.
Lo Porto è stato catturato nella casa che lo ospitava mentre era guardato a vista da una guardia privata.
L'arrivo di due europee non è più un evento ma neppure passa inosservato.
Aspettiamo di sapere dalla magistratura se c'è una filiera italiana e se c'è una responsabilità da parte delle ragazze.
Non parlerei di emulazione.
Ormai ci sono meccanismi ben collaudati alla base dei conflitti moderni.
E' una sorta di business per tutti.
Finchè c'è guerra c'è speranza.

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