Credo che la nostra soddisfazione più grande sia proprio quella di aver creato una generazione che ci aiuta: ormai sono 15 anni che andiamo nelle scuole e spieghiamo ai ragazzi come contrastare questo fenomeno” aggiunge il comandante della Postale savonese.
ivg
Se è solo per quello, basterebbe un comparto all'interno del ministero dell'istruzione e un nucleo interforze dedicato alla pedopornografia.
Il resto degli uomini andrebbero ridistribuiti fra Questure e Dis.
Ovviamente concedendo loro, specie a quelli che non si muovono da una sede da un bel pò di anni, di spostarsi nella zona più vicina alla loro residenza.
Quello che Bonvicini non dice ma che si può facilmente intuire dalle sue parole, è che la lotta al crimine informatico in generale oltre ad essere impari, è senza speranza.
Il danno maggiore a lolita city, uno dei siti sui quali si aggiravano gli arrestati dell'operazione edonkey 2000, fu arrecato da anonymous nel 2011.
In un paio di giorni con la polizia che fece finta di non accorgersi che c'erano in atto azioni poco legali, fu scatenata una serie di attacchi DDos sul sito.
Anonymous riuscì anche ad ottenere la lista dei nomi completi di indirizzi ip di quelli che operavano gli scambi e la rese pubblica.
Non si è saputo se vi fu un seguito investigativo.
Un'altra difficoltà è costituita dai mezzi impiegati per condurre le indagini.
Meno legali sono e meglio è.
Nel 2013 l'Fbi scovò il creatore di freedom hosting, il maggiore distributore di materiale pedopornografico.
Al processo si scoprì che usarono un malware illegale per rintracciare il suo computer.
La variante magneto non si scarica all'interno della macchina come tutti i malware in modo da rubare dati sensibili.
Semplicemente cattura l'ip del computer e lo gira a chi di dovere.
Nel caso specifico ad un server in Virginia appartenente ad una società fornitrice di aziende governative incaricate di proteggere la sicurezza nazionale.
L'Fbi era presumibilmente tra queste.
Ad ogni operazione di polizia tesa a distruggere traffici di materiale pedopornografico i forum e i siti attenzionati dopo qualche settimana vengono di nuovo ricostituiti e il volume di materiale scambiato aumenta in maniera considerevole.
Quelli del circuito Tor, da lolita a hard2thecore, sono passati in una manciata di anni da poche migliaia di immagini e video a cifre con sei zeri.
Pedoempire che era un pilastro nella serie, è stato chiuso in giugno solo perchè il suo fondatore tale lux, ha voluto così.
Si pensa sia stato vittima di gravi minacce di morte e ha deciso di lasciare.
E non bisogna dimenticare che ormai vi sono piattaforme alternative come I2P e freenet che garantiscono l'anonimato.
Non bisogna abbassare la guardia, ma nemmeno strumentalizzare e banalizzare certe questioni per il proprio tornaconto.
Our automated systems analyze your content (including emails) to provide you personally relevant product features, such as customized search results, tailored advertising, and spam and malware detection. This analysis occurs as the content is sent, received, and when it is stored.
E Google ci è cascata di nuovo.
Un'altra segnalazione alla polizia dopo quella di Febbraio.
Ha fatto una buona azione perchè ha girato al dipartimento dedicato allo sfruttamento dei minori le immagini a contenuto pedopornografico che JohnSkillern scambiava attraverso il suo account gmail.
David Nettles incaricato del caso, da bravo sbirro ha dichiarato di non avere idea del meccanismo usato ma di essere contento di aver stanato un pedofilo.
Per legge in America ogni azienda dopo esserne venuta a conoscenza, deve effettuare la segnalazione.
Il problema è come questa appunto rilevi la presenza di foto compromettenti nel computer di un suo impiegato o di un cliente.
L'ipotesi più accreditata è che Google abbia sfruttato l'algoritmo che permette di raggruppare immagini per somiglianza, un servizio che abbiamo a disposizione anche noi utenti e che nel caso di materiale pedopornografico si servirebbe di un archivio messo a disposizione dalla stessa polizia.
E d'altra parte tra le condizioni d'uso l'azienda non nasconde di effettuare scansioni a intervalli regolari per far si che in seguito alle nostre ricerche ci venga fornito materiale sempre più vicino ai nostri gusti.
Quello che fa storcere il naso rispetto alla questione della privacy, è se questa operazione venga effettuata solo per contenuti pedopornografici e che ruolo abbia effettivamente la polizia in tutto ciò.
Cioè vorremmo sapere se si tratta di un semplice monitoraggio o di una vera e propria schedatura.
L'intero processo ha anche delle falle.
Tempo addietro la Walmart inviò foto sospette alla polizia e fu portata in tribunale dalla famiglia sotto accusa, poichè si trattava di immagini di bimbi che facevano il bagno ma del tutto innocenti.

Nessun commento:
Posta un commento