
"Se non ci sarà un governo stabile in Libia con il quale relazionarsi per un controllo e una gestione razionale dei flussi di richiedenti asilo e di migranti non ci sarà nulla che potremo davvero fare", ha spiegato il ministro Mogherini. "Anche per questo l'Italia è impegnata direttamente in Libia per facilitare una mediazione tra le diverse parti che si confrontano", ha aggiunto Mogherini, "anche perché è un Paese che avrebbe enormi risorse, ma ha bisogno di costruire uno Stato". "Anche su questo l'Italia è impegnata in primo piano e potrà esserlo ancora di più in futuro", ha sottolineato il ministro, "abbiamo bisogno di avere con noi tutta la comunità internazionale a partire dall'unione europea e ci stiamo lavorando".ilfoglio
A Federì,
lascia stare il governo.
Attualmente in libia c'è il caos.
Se ti vuoi relazionare devi telefonare a quei due signori :
Wissam bin Hamid e Mohammad Ali al Zawawi.
Il primo è anche in ottimi rapporti con gli Americani in caso ti servisse una buona parola.
Però è gente cresciuta a pane e Afghanistan.
Non so se ti garbano.
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