sabato 29 marzo 2014

Bazar

La notizia è stata divulgata d’intesa con il Sostituto Procuratore dottor DE BORTOLI della D.D.A. di Trieste al fine di sensibilizzare i ragazzi in special modo i minorenni sui “rischi” in cui possono incorrere quando non vi è un corretto utilizzo di internet nonché per richiamare l’attenzione dei genitori sull’importanza del loro ruolo di “controllo” che devono esercitare nei confronti dei minori quando utilizzano il P.C. ed hanno libero accesso alla rete.
questura pordenone


Caso da manuale, se la versione ufficiale corrisponde a verità.

Però visto che non c'è stata costrizione, andare a dire ad un ragazzino che vuole liberamente vendere foto del proprio corpo nudo, che ci sono rischi, non ha senso.
Finchè non ci sbatte il muso, il ragazzo non comprende il rischio.
Non è questione di Internet o di computer, ma di valori.
Quelli bisogna insegnare, a figli e genitori.


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