sabato 15 settembre 2012

Quasi archiviato

Intanto il Nostro e mostro "corrotto" - vale a dire Cisterna - ha perso nell'ordine: la faccia (ci sarà sempre qualcuno, anche tra 100 anni che a lui o alla sua genia dira: "ma te non sei quello che...Lo Giudice...". Oppure: "...ma tuo padre non è quello che...i soldi..."), una ancor più luminosa carriera e - cosa infinitamente meno grave - la Dna, il posto nell'Agenzia dei beni confiscati e quello alla sezione di controllo su Expo 2015. Io - lo dico sinceramente dall'alto della mia incorruttibilità totale e professionalità integerrima - al suo posto avrei fatto come i giapponesi: harakiri. 
Su tutto posso passare ma non sull'onore e l'onestà. Si dirà: l'archiviazione per lui è vicina, manca solo la firma del Gip. Non me ne sarebbe fottuto nulla: anche il solo fatto che qualcuno potesse sporcare così la mia reputazione avrebbe meritato il suicidio (in alternativa l'omicidio). Senza contare - oltre ai danni emergenti - il "lucro" (professionale) cessante: vale a dire la possibilità di diventare Capo della Procura della Repubblica di Reggio Calabria. galullo

Quando ho letto oggi la notizia da Lucio Musolino, ho esultato come a un goal dell'Italia .
Ho seguito di striscio questa vicenda sul blog, per le implicazioni sul caso Provenzano, e ne ho percepito la profonda ingiustizia .
Non condivido la visione catastrofista di Galullo .
Ho un parente che da magistrato, incappo' nella sventura di subire un'accusa pesante sul proprio operato, e da un elemento delle forze dell'ordine .
Fu un periodo buio e difficile, per lui e per noi, ma poi passo' .
Ci volle ovviamente tempo e pazienza, ma mio zio continuo' il suo servizio allo Stato, e chiuse la carriera ai vertici della procura .

Negli ambienti giudiziari, ci sono corvi che voltano le spalle, sia che le cose vadano bene, che quando vanno male .
Non ha perso Cisterna, ne' l'anti-mafia .
Mi colpi' il tono con il quale si rivolse a Pignatone nel verbale, a dimostrazione che non ci sono intoccabili .

Da questa ed altre vicende, bisogna trarre una lezione importante, che e' quella sui pentiti .
Bisogna rivederne il ruolo e la considerazione per l'apporto dato .
Non e' possibile, che in un Paese civile, i "mi sembra che, ho sentito dire, lo sapevano tutti", venga preso come prova valida contro un imputato .
In molti casi, i collaboranti, sono una spesa esosa ed inutile .
Bisogna tenere quelli che veramente forniscono informazioni, e mandare a casa gli altri, soprattutto quelli che continuano a delinquere, mentre sono sotto protezione .

Nessun commento:

Posta un commento