giovedì 12 aprile 2012

Ricordi

Per la famiglia del giudice – la moglie Agnese e i figli Lucia, Manfredi e Fiammetta – è ripreso il tormento dei ricordi, dei quesiti insoluti, delle dolorose sollecitazioni esterne. Ma anche stavolta, come quasi sempre in passato, sono voluti rimanere in disparte. Hanno scelto la via del silenzio, lasciando a inquirenti e giudici il compito di arrivare alla verità, se mai ci riusciranno. Loro, dopo vent’anni, continuano ad aspettare.corriere

Adesso so di attirarmi le ire dell'antimafia certificata, pero' certe cose bisogna dirle, senno' tra vent'anni stiamo qua, come prima piu' di prima .
A me pare che le famiglie degli ammazzati eccellenti, tanto in disparte non se ne stiano, bensi' si prestino al carrozzone mediatico, che alla fine ha lo scopo di sviare l'attenzione dal problema principale .
Tra interviste e candidature, sono sempre in vista .
Li chiamo eccellenti, perche' gli altri non se li ricorda nessuno .
Da Santoro vanno sempre le stesse persone .
Chi ha mostrato orrore per le parole di Angelo Provenzano, non ha notato il ghigno ad orologeria del fratello di Borsellino, quando si e' visto inquadrato dalla telecamera mentre ascoltava l'intervista .
Non voglio mancare di rispetto a nessuno, ma in questa maniera, si prende il boss di turno, si celebra l'icona preferita dell'antimafia, ma il problema rimane .
Mafia, camorra e 'ndrangheta stanno sempre la', nonostante i Saviano e i Borsellino .
Siamo soffocati dai ricordi, per non guardare la realta' .

Nessun commento:

Posta un commento