giovedì 1 settembre 2011

Un tuffo nel passato

L'operazione Pilastro (dal nome del quartiere più degradato della città), fu all'origine di un'altro clamoroso messaggio alla società emiliana,anche questo inascoltato. Dopo qualche settimana dalla decisione del massimo organo della magistratura sulla rimozione del Procuratore capo, venne programmata la più grande maxi-operazione mai realizzata in Emilia Romagna, l' operazione "Pilastro": 180 arresti, un intero quartiere di Bologna circondato e messo sotto sopra.
Quella mattina, di prima mattina, al Pilastro erano presenti decine di giornalisti della televisione e della carta stampata, ovviamente preavvertiti. La mattina stessa si tenne una conferenza stampa con Bruno Siclari, capo della Direzione Investigativa Antimafia nazionale: tutti i telegiornali quel giorno aprono con questa notizia: "Maxi operazione antimafia :a Bologna, sconfitta la "Quinta Mafia"". Tutti i quotidiani il giorno dopo hanno questa come notizia più importante della prima pagina.


Anche in questo caso il giudice Carlo Ugolini lanciò un messaggio chiaro e netto: non firmò quella maxi operazione, non appose la sua firma a quella che giudicava una maxi sceneggiata e che venne firmata solo dagli altri due componenti della DDA bolognese. Nessuno colse questo segnale, nemmeno i giornalisti che lo segnalarono distrattamente. via Studio Legale Ugolini

Non e' che non lo colsero .
I giornalisti di nera e giudiziaria di allora a Bologna, ma suppongo anche altrove e anche oggi, erano un branco di sanguisughe alla ricerca di scoop, pronti a saltare sul primo investigatore disponibile, e molti, in questura e in procura in quegli anni, si prestavano al gioco .

A posteriori, e soprattutto dopo la mirabolante operazione di Baglioni e Costanza, con la regia dietro le quinte del Dick Tracy di sempre, fu facile sparare a zero sull'impianto giudiziario del processo pilastro e sul dott. Spinosa che lo mise su, assieme ad altri investigatori che poi pero' non andarono alla gogna con lui .
Seguii quel processo con passione, e non vi erano pochi indizi, ma molto frammentati e insufficienti per un verdetto di colpevolezza al di sopra di ogni ragionevole dubbio , nella stessa maniera in cui ve ne erano troppi e troppo celebrati, nel processo Savi a cui pero' non ho assistito .
C'erano molti elementi validi nel processo pilastro, che avrebbero meritato una ulteriore disamina alla luce delle nuove indagini, ma a quel punto non interessava piu' .
La verita' ufficiale era piu' che sufficiente .

Il dottor Spinosa , coincidenza adesso mi pare d'aver letto essere nella mia regione, era un tipo un po' petulante, a tratti scontroso e molto puntiglioso, un cocktail efficace per costruire un buon magistrato, ma di certo non sufficiente per attirarsi le simpatie di colleghi e giornalisti .
Lo ricordo con stima e anche con affetto perche' condivido con lui la fede cestistica fortitudo .
Il dott. Ugolini era uno di quelli piu' defilati e che meno faceva notizia, ma non ho seguito molto le sue inchieste quindi non saprei dire se i suoi rifiuti siano legittima prova di serieta' sua e faziosita' di altri o che .

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