giovedì 11 aprile 2024

اتقوا الله

Deiris often speak with disgust about outsiders who came to Syria to support the YPG, comparing them to ISIS volunteers who also came to this “promised land” without knowing much about the local communities. Abu Ishaq remained in awe, on the other hand, of Abu Maria al-Qahtani even after he joined the SDF. The former first lieutenant considered the Iraqi former al Qaeda member a “true leader” who had helped Deiris in their time of need without profiting off them. newslinemag

Il timore di Dio. Il Dio unico.

Era una espressione sovente presente nei sermoni di Sheikh Abu Mariya.

Aiutava chi aveva bisogno senza mai danneggiare o sfruttare. 

Questo è un fatto noto.

Seguiva altre vie per realizzare i propri obiettivi. 

Cosa altrettanto nota soprattutto a noi italiani.

La forza di Abu Mariya era l'empatia della spia. Che è un'arma a doppio taglio.

Può attrarre o respingere.

Nel suo caso funzionava in maniera divisiva.

Quando Sheikh Al Joulani lo spediva a caccia di reclute, e anche per stemperare le tensioni che l'iracheno causava in seno al gruppo, a volte i potenziali combattenti di Nusra optavano per Ahrar al Sham .

Di questa storia risulta interessante la sottolineatura sulla presa della bottiglia.

In medio-oriente è una regola più esibita per tradizione che praticata per fervore religioso.

In occidente si trasforma in un orientamento che spiana le porte alla radicalizzazione.


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