venerdì 27 settembre 2019

Eventually as long as (The idea)

...We have continuosly and repeatedly demanded, in various international meetings and conferences, presidential and parliamentary elections.
Moreover we continue to respond positively to any initiative that would enable us to implement that, starting with Abu Dhabi1, Paris, Paris 2, Palermo Abu Dhabi 2.
Eventually at the end of this road we must sit down and have a dialogue, the political process must have its place and there must be a comprehensive national dialogue, which would maintain the unity of libyan soil.
This dialogue that secures the unity of our country and the unification of its institution is something we still firmly maintain that is impossible as long as long as terrorist and criminal groups still control all aspects of life in Tripoli.
In conclusion we hope that the ministers' meeting will produce recommendations that would serve Libya's interests and become a step towards achieving security and stability.
General Command for LAAF September 26 2019
Foto مكتب الاعلام - القيادة العامة للقوات المسلحة الليبية

In merito alla crisi libica, Di Maio ha sottolineato la necessità di una piena collaborazione dei paesi più interessati, come il Qatar, in vista di una soluzione politica sotto l’egida ONU, sottolineando l’importanza del ruolo di Doha nel dissuadere le parti in conflitto da ogni azione militare. Infine, sul Golfo Persico, il titolare della Farnesina ha sottolineato al suo interlocutore quanto sia importante evitare iniziative che possano aggravare le tensioni esistenti, lavorando quindi a soluzioni condivise in un quadro regionale. “L’Italia considera con favore ogni iniziativa diplomatica inclusiva”.
mae.it 26 Settembre 2019

“The idea is to put a form of political pressure on all the main actors that support the factions and say ‘Stop the military competition and proxy war and get around the table,’” said a European diplomatic source. Reuters

L'idea dovrebbe essere quella di evitare in Germania la solita scena di Marshal Haftar che arriva pieno di buoni propositi e abbraccia tutti a favore di telecamera. Una volta tornato a casa ricomincia a borbottare. Sempre a favore di telecamera.

Finchè Haftar riesce ad usare l'alibi del terrorismo come arma, assieme alla confusione generata dalle milizie fuori controllo a Tripoli, è pressochè impossibile avvicinare le posizioni di tutti coloro i quali a parole sostengono gli sforzi portati avanti dalle nazioni unite per arrivare ad una soluzione politica accettabile.
A Tripoli c'è un governo che pare non avere pieno controllo della situazione.
Per altro verso la Libia è solo parte di un mosaico più grande che vede interessati attori come l'Egitto e gli Emirati Arabi.
Nel frattempo la Russia ha esteso il proprio raggio d'azione con i mercenari di Prigozhin.
L'impegno profuso dal governo italiano per riavvicinarsi alla Francia di Macron e stimolare un maggiore coinvolgimento da parte degli Stati Uniti, deve tenere conto di due fattori molto importanti. Le diverse anime che convivono all'interno dell'amministrazione americana e le divergenze sempre più marcate in materia di politica estera (principalmente su Iran e Yemen) che sembrano avere compromesso nelle ultime settimane il rapporto tra emiratini e americani.

Viste le buone relazioni diplomatiche intrattenute con tutti i protagonisti delle varianti che incidono sulla situazione libica, l'intervento italiano può risultare decisivo se calibrato con cura (senza interferire in altre situazioni delicate come quella della disputa del Golfo) a seconda dell'interlocutore.



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