giovedì 9 agosto 2018

Caro Ambasciatore ti scrivo

Il rischio è che politici statunitensi come europei in buona o in cattiva fede si lascino affascinare dall’offensiva morale di questo gruppo che nella sua immagine pubblica predica l’emancipazione femminile e la democrazia e la laicità in Iran, ma che al suo interno nasconde una verità assai differente. Perteghella Ispi

L'articolo di per sé non contiene informazioni e indicazioni significative o sconosciute.
Un semplice compendio sul Mek, che non prende in considerazione altre alternative a disposizione, non può certo essere espressione di posizioni filo-iraniane.
In un Paese come il nostro, a digiuno su questioni di geopolitica e sicurezza, suona un campanello d'allarme utile a scongiurare errori di valutazione da parte dell'esecutivo.
Che è poi il ruolo che deve avere un istituto serio come l'Ispi.
Fare l'interesse nazionale cercando di coniugare gli interessi particolari degli interlocutori governativi.
Se prevarrà la battaglia portata avanti da Bolton e Giuliani, così come da personalità del tipo di Turki al Faisal e Giulio Terzi di Santagata, il disastro sarà inevitabile.
Al momento non sembrano esserci ancora le condizioni adatte per un regime change.
Ed è anche sconsigliabile continuare a soffiare venti di guerra contro l'Iran.
Quello che è certo, è che il Mek non costituisce alternativa valida.
Se ne facciano una ragione i radicali italiani la cui letterina di protesta inviata all'Ispi,  ricorda molto alla lontana i tweet umanitari canadesi.

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