sabato 9 giugno 2018

Quando i vestitini della regina non bastano più

Jeddah, Ramadan 23, 1439, Jun 8, 2018, SPA -- The Royal Court issued a statement today saying that "Emanating from his care for the condition of Arab nation as well as his keenness on whatever achieves security and stability for the Arab nation, the Custodian of the Two Holy Mosques King Salman bin Abdulaziz Al Saud has been following the economic crisis in Jordan and has made telephone calls to King Abdullah II bin Al-Hussein of the Hashemite Kingdom of Jordan, Emir Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Sabah of Kuwait and Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan, Crown Prince of Abu Dhabi and Deputy Supreme Commander of the UAE Armed Forces. They agreed to hold a meeting comprising the four countries in Makkah on Sunday, 26/09/1439H to discuss means of supporting Jordan to overcome its current crisis.” --SPA 05:11 LOCAL TIME 02:11 GMT 0031

L'intervento delle monarchie del Golfo è il sintomo che questa, tra tante crisi che la Giordania ha attraversato, potrebbe mettere a repentaglio gli equilibri tribali che finora avevano evitato una rivolta popolare contro la monarchia.
Dopo anni passati a vivere di aiuti soprattutto americani, e a sventolare lo spauracchio dei rifugiati, il governo deve fare i conti con le conseguenze di una corruzione diffusa e della pessima gestione economica e finanziaria.
Disoccupazione, povertà, rabbia.
I reali del Golfo devono imporre un piano di risanamento e riforme efficaci in linea con le esigenze del Paese piuttosto che con quelle degli organismi internazionali.
Il commissariamento ferreo è il piano da mettere in atto per scongiurare un pericolo che rischia di allargarsi all'intera regione.

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