mercoledì 23 maggio 2018

Non è sempre colpa di Mbs

The most recent arrests of Saudi women, who have both fought against the driving ban and guardianship laws a month before women will be permitted to drive, are a reminder of the political norms in the new Saudi Arabia. They have been branded as traitors by the Saudi government and absurdly charged with working with foreign entities to destabilize the kingdom. Their arrests are meant to be a signal to Saudi activists and reformers that their human-rights campaigns are futile. globeandmail

Si sta facendo molta confusione rispetto a questo tipo di vicende perché c'è poca conoscenza della società saudita nel suo complesso, che non è affatto un monolite, e vi è la percezione diffusa che il casato reale agisca come una dittatura.
Gli apparati governativi sauditi hanno un loro grado d'indipendenza.
E gli arresti non sono tutti uguali.
Se quelli che hanno messo in luce l'elevato grado di corruzione da parte di alti funzionari dello stato sono stati accolti con piacere dalla popolazione che soffriva le conseguenze economiche di questo grande male che affligge i Paesi del Golfo, e gli arresti di alcuni imam (non necessariamente estremisti ma troppo attivi e vicini ai registi internazionali della Fratellanza) sono stati compresi e accettati, le operazioni che hanno colpito certe tipologie di attivisti potrebbero essere la conferma dell'ostilità che, sin dall'inizio della messa in atto del programma di riforme, il principe ereditario sta incontrando tra gli apparati clericali e giudiziari.
Donne al volante, cinema, sfilate.
Si tratta di novità poco gradite a larghe fette della popolazione. I giovani in particolare.
Unitamente alle posizioni in apparenza ambigue sulla questione palestinese e alla troppa vicinanza ad Israele e all' amministrazione americana, le politiche di rinnovamento di Mohammed bin Salman creano malumore.
E' troppo presto per affermare che il giovane principe ha perso il controllo.
Ma si tratta di un aspetto da monitorare con attenzione.

Sul versante italiano, tra le aziende che stanno investendo in Vision2030, risulta interessante la presenza di Elettronica spa. Si tratta di un'impresa attiva nel campo dell'elettronica e della difesa che potrebbe, attraverso l'interazione tra i canali d'intelligence dei due Paesi, aiutare a costruire relazioni più significative e durature in ottica internazionale. L'Italia, per promuovere la propria azione nelle sfere regionali d'interesse, deve riattivare i legami con Arabia Saudita, Emirati Arabi ed Egitto.

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