martedì 5 dicembre 2017

Integrazione forzata

“We are Muslims and we’d never had a Christmas tree in our home,” says Riffat. “But these children were Christian and we wanted them to feel connected to their culture.” So he bought a Christmas tree, decorations and presents. The couple worked until the early hours putting the tree up and wrapping presents. The first thing the children saw the next morning was the tree.“I had never seen that kind of extra happiness and excitement on a child’s face,” remembers Riffat. The children were meant to stay for two weeks – seven years later two of the three siblings are still living with them.“We have learned so much about English culture and religion,” Sajjad says. Riffat would read Bible stories to the children at night and took the girls to church on Sundays. “When I read about Christianity, I don’t think there is much difference,” she says. “It all comes from God.”
theguardian

La lunga ricerca di una gravidanza ha il suo peso in questa storia.
In generale però, viene fuori il travaglio del musulmano che cerca di adattarsi in un Paese non islamico. A volte il risultato è il tentativo di non perdere la propria identità che alla fine sfocia nella radicalizzazione. Spesso subentra il bisogno di non apparire stranieri o estranei e si cerca di compiacere amici e conoscenti.

Non v'è dubbio che tutto viene da Allah. Si usa il termine Dio o God per far comprendere che in linea di principio stiamo parlando dello stesso essere divino. Spesso nemmeno i cristiani sanno che anche noi crediamo nel Dio di Adamo e Abramo. E che Muhammad, pace e benedizioni su di lui, è l'ultimo Profeta della serie inviato a tutta l'umanità. Gli altri Profeti e gli altri messaggi furono inviati in epoche ed aree specifiche.
Però Allah ha caratteristiche nettamente diverse dal Dio cristiano.
Quindi la differenza c'è ed è nel credo religioso.
Crediamo anche noi nelle precedenti rivelazioni (condizione essenziale della nostra fede) ma non che i testi sacri adottati dalle altre religioni monoteiste siano stati conservati nella loro essenza. Piuttosto manipolati nel tempo ed elaborati.
Molti musulmani si dedicano con passione allo studio della religione comparativa.
E' un passaggio obbligato per i convertiti.
Ma l'introduzione di simboli e pratiche contrarie alla religione è proibita.
Ovviamente per vivere in un Paese occidentale è necessario adottare una via di mezzo.
Si possono conoscere le tradizioni altrui senza sacrificare le proprie.

L'Inghilterra ha un sistema di adozioni e affidi praticamente al collasso per il numero enorme di bambini che, anche a causa dell'etnia e della religione, non riescono a trovare una famiglia.
Si sarebbero potuti trovare facilmente dei bambini musulmani da affidare a questa particolare famiglia. Evidentemente si è voluto costruire un caso mediatico forte tale da bilanciare la triste vicenda della bimba cristiana costretta dalla famiglia affidataria musulmana a pratiche che non le appartenevano.
Così facendo però, si è fatto un torto a tutti e non si è riparato quello precedente.
Questo tipo di storie inoltre favoriscono la maturazione dell'idea della costrizione da parte del governo e quindi la radicalizzazione di soggetti predisposti.

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