sabato 18 novembre 2017

Father&Son

...Oh Allah, take care of the sources of injustice and oppression, 
Oh Allah, direct your forces against America, The center of Kufr and Fasaad  Oh Allah, direct your forces against America, The center of Kufr and Fasaad Oh Allah, of them our are All-Aware, They spread fasaad in Your lands, And they killed Your slaves, And they insulted Your religion  Oh Allah, of them our are All-Aware, And over them All-Powerful, Oh Allah, direct your forces against them, Oh Allah, direct your forces against them, O Allah send upon them the Storms of 'Aad, And the Cry of the Thamoud, And the Typhoon of the people of Noah, O Allah send upon them that which descends from the skies, And of that which exudes from the lands, O Allah disintegrate their country, O Allah make them into divided countries and scattered parties, ...

Un'invocazione che secondo voci mai confermate costò molto cara a Sheikh Mohammed al Mhoaisany nel lontano 2005. All'epoca non era raro che imam stimati come lui, venissero imprigionati per questo tipo di intemperanze. Si trattava di dare un contentino agli americani e di passare un messaggio al clero affinchè non esagerassero.
Questo episodio venne alla luce quando uno dei figli di Sheikh Mohammed partì per la Siria e diventò una sorta di superstar della jihad locale.

Sheikh Abdullah al Mhoaisni non è stato mai affiliato ad alcun gruppo. Pur essendo molto vicino a Nusra, che è anche stata causa della sua designazione nella lista dei terroristi internazionale da parte del dipartimento americano, si è sempre tenuto equidistante da tutte le fazioni svolgendo un ruolo di amalgama. Il suo più grande successo, e anche unico viste le controversie che da sempre ne accompagnano l'avventura siriana, è stata la creazione di Jaysh al Fath. Una delle più efficienti operation rooms che ha messo in seria difficoltà le milizie di Assad. Quando si è unito ad Hayat Tahrir, la stella di Sheikh Abdullah ha subito un offuscamento dovuto alla difficoltà di mettere assieme così tanti gruppi e al suo carattere divisivo. E' uscito mestamente di scena dopo che, dalla pubblicazione dei dialoghi tra al Julani e i suoi comandanti, era emerso che alla proposta di ucciderlo fingendo un incidente perchè non avallava le scelte militari, il comandante di Hayat Tahrir non solo non lo aveva difeso ma aveva rigettato l'idea solo in quanto avrebbe generato confusione e non perchè era contro i principi islamici. Sheikh Abdullah, dopo aver dato le dimissioni dal consiglio shariatico ed essere uscito dalla formazione jihadista, è comunque rimasto a disposizione.

Si è tornato a parlare in questi giorni di suo padre, poichè sarebbe stato imprigionato nel corso della recente ondata di arresti. Difficile conoscere i motivi del presunto arresto.
L'ultimo suo tweet risale a ieri, ma potrebbe essere stato inserito da un collaboratore.
Mohammed bin Salman ha da tempo blindato il clero con una serie di provvedimenti che ne hanno ridisegnato sfera d'azione e dipendenza.
Se Sheikh Mohammed persegue ancora certe ideologie, questa volta potrebbe non riuscire a cavarsela con poco come in passato.
MbS ha promesso di lavorare ad un Islam moderato e certi orientamenti non saranno più tollerati.

Nessun commento:

Posta un commento