lunedì 2 ottobre 2017

HTS Revolution

All'indomani di una profonda crisi provocata dalla pubblicazione di alcune comunicazioni tra Abu Mohammed al Joulani e i suoi comandanti, Hayat Tahrir al Sham rivoluziona i propri ranghi.
Abu Jaber al Sheikh passa a guidare la Shura Council e al suo posto, solo finchè non verrà scelto il nuovo comandante generale, ci sarà lo stesso al Julani.
I dialoghi rubati e resi pubblici da Nour Eddin Al Zenki avevano messo in evidenza come proprio in seno alla Shura, che è il cuore pulsante della comunità per ogni tipo di decisione da prendere, prevaleva il volere di pochi. Aveva sconvolto molti inoltre, la richiesta da parte dell'Emiro di Idlib, di mettere in scena un incidente al checkpoint per togliere di mezzo uno dei giuristi di Hayat Tahrir, colpevole di non avallare la scelta di andare all'attacco di Ahrar al Sham. E anzi di avere cercato di convincere i giovani a non ubbidire agli ordini poichè si trattava di una opzione non conforme agli insegnamenti religiosi. La guerra scatenata sui social avrebbe dovuto portare, nell'immaginario dei gruppi che l'hanno promossa e che sono gli stessi che siedono ad Astana, ad una sconfitta personale di al Julani da molti ritenuto il de facto leader. Si puntava ad una sua incriminazione in corte o anche all'omicidio. Invece il comandante militare ha resistito nonostante alcuni gruppi chiave e imam di punta abbiano lasciato. E' significativo che Abu Jaber non solo non abbia abbandonato la formazione ma si sia insediato a capo del Consiglio Consultivo, che è l'organismo dove i problemi sono iniziati perchè non sono state rispettate le norme. Il fatto che lui creda ancora in un progetto che ha la pretesa di rappresentare i sunniti di Siria e di essere riferimento per quelli nel mondo, legittima la leadership di al Joulani. Sarà interessante vedere chi gli succederà. Non dovrebbe trattarsi di un altro ex di Nusra, altrimenti le polemiche riprenderebbero quota.
Intanto anche sul fronte dei ribelli-jihadisti che prendono parte ad Astana iniziano a palesarsi i primi malumori circa il cessate il fuoco. La Russia non solo non lo rispetterebbe ma andrebbe a colpire proprio loro. Una ristrutturazione convincente di Hayat Tahrir, assieme ad una oculata strategia mediatica, potrebbe portare anche ad alleanze migliori di quelle passate.

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