lunedì 2 ottobre 2017

Anche i montoni prima o poi perdono il pelo

Corazzari ha continuato con regolarità a frequentare gli ambienti accademici come cultore della materia presso il Dipartimento di Medicina Diagnostica, Clinica e di Sanità Pubblica di Unimore. Originario di San Felice, aveva 71 anni e viveva a Modena. unimore

Tanti anni fa, ad un giornalista che cercava di tirargli fuori una dichiarazione al veleno contro gli zingari che gli avevano svaligiato casa, rispose che lui non era razzista e che comunque il disagio che colpiva da tempo il suo quartiere era di tutt'altra natura.
Questo era Tolmino Corazzari.
Seppi per caso che lui insegnava fisica. La moglie è originaria della mia zona.
Allora stavo seriamente pensando di abbandonare l'università a causa di quell'esame.
La prima volta che lo incontrai, sorrise al racconto che gli feci. Pur insegnando in un'altra facoltà e in un'altra città, conosceva bene la situazione. Mi disse che anche i montoni prima o poi perdono il pelo. E che se io ero preparata, l'esame avrei dovuto comunque passarlo. Le bizze di certi baroni non potevano prevalere. Nonostante fosse sempre pieno di lavoro, si prese l'impegno di seguirmi.
Lo incontravo a Modena nei ritagli di tempo. Trovava sempre uno spazio anche per me in mezzo alle richieste che riceveva da studenti e docenti. Essere preparati, in un mestiere come il suo, non basta. Bisogna essere pazienti e saper porgere la materia con semplicità.
Lui aveva una passione per la fisica e per i rapporti umani che pochi docenti hanno.
La generosità era uno dei suoi tanti pregi.
Mi ha insegnato a crescere soprattutto come persona. Mi mancherà.
Quando s'invecchia vengono a mancare pezzi importanti della propria vita che è difficile ritrovare altrove.

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