A poche ore dalla conferenza stampa di Tillerson e Mohammed Abdulrahman al Thani a Doha, il quartetto anti-Qatar ha emesso l'ennesimo comunicato che esprimeva insoddisfazione e condanna nei confronti del Qatar. Con un Trump che non è interessato a salvare il mondo ma si limita ad incassare consensi e quattrini, quello di Tillerson era un tentativo disperato di ridurre le distanze tra dipartimento di stato e presidenza nella speranza che le case reali del Golfo cedessero sulla questione. Speranza vana.
Se Tamim ha intenzione di resistere, e non potrebbe essere altrimenti visto che l'alternativa è rimanere a governare un Paese nella veste di fantoccio, deve trovare una soluzione che consenta alla famiglia reale e al Qatar di districarsi in maniera autonoma nei contesti regionale e internazionale.
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