domenica 7 maggio 2017

Spontaneus

This significant step also indicates that the Deputy Crown Prince is endowed with capabilities to play various roles in managing the Kingdom’s economic and defense issues. He is not in that position just because he is the son of King Salman bin Abdulaziz as some people usually insinuate, because the man is equipped with advanced scientific and cultural background in handling suspicious files. Ahmed Al Jarallah

Direi piuttosto che l'intervista è stata preparata a tavolino e studiata nei minimi particolari.
Mohammed bin Salman è comunque come lo abbiamo visto e sentito.
Combattivo e poco incline alle carinerie. Concreto e deciso.

Con l'arguzia che lo contraddistingue, e la raffinatezza che lo pone in testa alla lista dei migliori conoscitori di questioni reali della regione, Al Jarallah pone in maniera velata una questione che l'intervista al giovane principe saudita ha svelato in maniera critica.
Quali sono le ambizioni nel breve e nel lungo periodo di Mohammed bin Salman che ha voluto rassicurare la popolazione e gli investitori circa la tenuta economica del Paese, soprattutto in vista dell'offerta pubblica sull'Aramco, e ha lanciato un appello all'alleato americano ad impegnarsi maggiormente sul fronte yemenita.
Non è un mistero che Mohammed bin Salman voglia ridurre le distanze dalla corona. E i continui riassetti di governo sono indicativi del fatto che il padre è dalla sua parte. Mohammed bin Nayef difficilmente salirà al trono.
L'incognita è come e quando voglia farlo e le conseguenze che le sue mosse avranno sugli equilibri interni ed internazionali. Il giovane principe è persona capace cresciuta all'ombra del padre. Però una cosa è fare proclami in televisione. Altro è governare un Paese e confrontarsi con alleati e nemici nella regione ed oltre.
Entusiasmo e determinazione per modernizzare il regno non gli mancano. La svolta che pare volere imprimere sarà decisamente positiva. Deve comunque muoversi con cautela.

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