domenica 28 maggio 2017

All'attacco

Emir of Qatar also said that he will order all related organizations and administrative bodies in Qatar to increase their efforts to expand relations between Tehran and Doha.Irna
In a phone conversation with Iranian President Hassan Rouhani on Saturday, Al-Thani said he wanted the ties with Iran to be “stronger than ever before.”Arabnews

The Al-Shaikh family issued an explanatory statement on Sunday signed by its sons in Saudi Arabia stating that the claim belonging to the emir of one of the Gulf countries as being a descendent of Sheikh Muhammad ibn Abdul Wahhab is false and fabricated.
The family demanded that the name of the mosque be changed because it does not carry the true name of Sheikh Muhammad ibn Abdul Wahhab, and takes the Salafi Wasati approach to preaching.AlArabiya

Ai tempi dell'inaugurazione della moschea era sfuggito ai familiari di Imam Muhammad il dettaglio della parentela sbagliata.
I sauditi hanno investito enormi fondi ed energie nella loro ultima campagna contro il Qatar che spazia dai media ai politici americani.

Prima di partire per il tour mondiale, il presidente americano ha ricevuto alla casa bianca una delle vittime delle torture del regime di al Sisi. Mentre la ragazza gli raccontava nel dettaglio le violenze subite, Trump con sguardo poco convinto fa : sono stati i fratelli musulmani, il governo Morsi vero?
All'America attualmente la politica estera interessa nella misura in cui essa può aiutare a guadagnare consensi a casa. I miliardi raccolti in medio-oriente utili a creare posti di lavoro sono sufficienti a descrivere il livello di coinvolgimento desiderato. Trump non andrà oltre i discorsi di condanna contro l'Iran. E ai sauditi va bene così perchè possono gestire la situazione meglio di quanto gli concedeva Obama. Forse si accontentano anche di un semplice clima da guerra fredda con l'Iran. Purchè loro possano tenere le redini del gioco.
Un Qatar che vuole riappacificare l'Iran con gli stati del Golfo dà molto fastidio. Però bisogna ricordare che Sheikh Tamim è l'unico finora ad aver dimostrato di saper interpretare i bisogni dei popoli del medio-oriente. E' sceso in prima persona a far ragionare il capo di Nusra sull'opportunità che si creava lasciando al Qaeda. Ed interviene ogni volta che gli screzi con gli altri gruppi possono minare il buon esito della rivoluzione. Con l'accordo delle quattro città ha salvato gente dalla morte certa visto che non si sopravvive mangiando erba. E' l'unico che tiene testa ad un regime sanguinario come quello egiziano, mentre altri badano solo ai pozzi di petrolio e fanno finta di indignarsi quando un loro cittadino viene brutalmente torturato o cacciato dal Paese. Di certo cura rapporti ed interessi propri, ma lo fa con lo spirito del servizio alla nazione islamica.
Se l'Arabia Saudita e gli altri stati del Golfo partecipassero a queste triangolazioni piuttosto che avversarle, i risultati sarebbero migliori e si farebbero gli interessi del medio-oriente . Il che permetterebbe di mantenere un equilibrio ottimale anche per il resto del mondo.



Foto Tamim al Thani

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