sabato 24 dicembre 2016

Living out a memory of a love that died

Mi ricorda quando tempo fa, al termine di un lavoro di consulenza che mi aveva portato a costruire il profilo psicologico di una persona che si era resa protagonista di una triste vicenda di cronaca, scoppiai a piangere e non riuscii a fermarmi per ore. Ancora adesso mi capita. Per diverse settimane mi sono dovuta immergere nel suo vissuto e tratteggiarne le peculiarità con massimo rigore e obiettività. E' stato come vivere la sua vita da dentro per poi all'improvviso uscirne e disegnarla.
Secondo me per piangere bene bisogna essere soli.
Davanti a degli sconosciuti, addirittura in chiesa durante la messa, serve a poco.


Foto Messaggero

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