venerdì 18 novembre 2016

#العيد_الوطني46

Del giorno in cui Qaboos andò all'assalto finale della reggia di Salalah, dove risiedeva il padre , in Oman si raccontano molte storie. Partì un colpo di fucile che colpì Said bin Taimur al piede. E' opinione comune che fu un gesto maldestro di sua maestà. Il sultano era uomo bizzarro e oscurantista. Aveva chiuso il Paese a qualsiasi tipo di scambio o relazione. Addirittura la sera vigeva il coprifuoco per le strade di Muscat. Alle donne veniva negato il diritto allo studio.Il suo regno, minato dalla guerra civile in Yemen, era destinato a perire. Fu così che il giovane Qaboos, di ritorno da Sandhurst e con l'aiuto degli inglesi, prese la redini della situazione e da quel momento il sultanato divenne crocevia del medio-oriente e del mondo.
I libri di storia omaniti curati da esperti tedeschi ed inglesi, di casa nel sultanato, parlano di bloodless coup. Qualsiasi sia la verità, l'ascesa al trono di Qaboos dimostra che guerre e sangue sono necessarie se non fini a se stesse. In Oman si imparano l'amore per i valori, il rispetto per l'autorità e l'importanza della coesione attorno alla leadership a dispetto delle differenze. Non è un sistema perfetto ma è la via seguire.
Un'altra leggenda raccontata è quella di un figlio segreto, avuto dal primo ed unico matrimonio, che tornerà forse a scalzare il padre dal trono nello stesso modo in cui fece lui, o dopo la sua morte.
E' stato bello rivedere sua maestà in pubblico in un momento in cui il medio-oriente è in grande difficoltà.
In maniera silenziosa Qaboos lavora sempre per il bene del suo popolo e dei musulmani.

Nessun commento:

Posta un commento