venerdì 18 novembre 2016

In dar al kufr

Kassim had been quite active on his Telegram channel, and his links to various successful and failed plots in France has made law enforcement concerned. Indeed, there is speculation about whether Kassim is somehow coordinating “lone wolf” attacks, with explicit permission from ISIS leadership. My extended discussions with him have not shed more light on this question, mainly because he refuses to elaborate. “I have fought in many areas, but I cannot disclose what I am doing now,” he tells me. “I am just helping people to get to know little important things about how to launch attacks. People over there need help with making devices, or explosives, so I try and help out. This is the point of my blog.” jihadology

Ormai i combattenti, sia in Iraq che Siria, sono molto attivi in rete. E anche molto disponibili.
Il problema è filtrare e interpretare quello che vogliono far passare. Spesso sono interrogatorio-resistenti.
Tempo fa cercavo di chiarirmi le idee sui meccanismi dei rapimenti in Siria e avevo sotto tiro anche un soggetto che per forza di cose deve essere ben informato, ma non c'è stato verso di tirargli fuori alcunchè di interessante. Qualsiasi cosa mi avesse detto, avrebbe scoperto troppo meccanismi e legami.

Il generale Parente avrebbe riferito al Copasir del pericolo crescente di attentati in dipendenza della situazione di Mosul e del ritorno di foreign fighters. Ha distribuito gli zuccherini.
Quello che andrebbe chiarito, ad averci qualcuno che glielo chiede, è come e quanto varia periodicamente il malumore dei soggetti a rischio in Italia e che presa hanno messaggi e contatti con le varie Brignoli presenti in area siro-irachena. E anche, se c'è il pericolo di attentati pilotati dall'estero.
Mando una mail alla sicurezza nazionale. Vuoi che non rispondono a moi ?

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