Ancora una volta è stata la Rete a raccontare che verso le 9 di ieri la donna è stata ricevuta dal questore. Ignoriamo il contenuto del loro colloquio, ma è chiaro che sulla questione, come di prassi, è stato aperto un procedimento disciplinare al termine del quale la poliziotta in questione rischia provvedimenti seri. Che potrebbero andare dalla destinazione ad altro incarico fino alla sospensione dell’arma, nel caso si valuti che le frasi non rispecchino quella serenità necessaria a chi fa questo tipo di lavoro.
carlino ravenna
Ci risiamo.
Di solito quando la polizia postale va nelle scuole, insegna ai ragazzi che anche i comportamenti in rete generano conseguenze a livello giudiziario.
Trattandosi di padri di famiglia, magari inseriscono anche qualche accenno di tipo etico e morale.
Ma il loro compito è essenzialmente quello di illustrare ai giovani ciò che si deve evitare di fare in rete per non incorrere in guai di tipo giudiziario.
Quello che non stupisce di tutta questa storia, è che le esternazioni della poliziotta abbiano raccolto un discreto numero di like. Dovrebbe essere confortante perchè dimostra che il poliziotto è un essere umano e un cittadino come gli altri. Così come dovrebbe essere confortante il fatto (confortante nel senso di piuttost che nient l'è meglio piuttost come dicono a Bologna) che trattasi di poliziotta della volante. Da un poliziotto di alto livello non ci si aspetta certi comportamenti.
Da quello di strada non ci si aspetta invece più di tanto.
E invece no.
Il poliziotto è un essere umano ma deve essere di livello superiore e quindi non deve nemmeno pensarle certe cose. Nè per strada e neppure in rete. E il grado non deve essere una giustificazione o una attenuante.
La polizia moderna deve essere all'avanguardia sotto tutti i punti di vista per essere competitiva.
E l'iniziativa verso il cambiamento deve venire dai poliziotti stessi.
Senza fare drammi nè puntare il dito, bisogna prendere in rassegna tutti questi casi ed individuare una modalità di intervento per risolvere il problema.
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