giovedì 11 agosto 2016

Accelero. Vorrei ma non cambio .

“La radicalizzazione islamica che sfocia nel terrorismo, oggi prescinde dai luoghi di culto e dagli imam. Un tempo c'erano moschee tristemente note - ha detto Gabrielli - ma oggi tutto questo prescinde dai luoghi riconosciuti come tali. Il tema vero è quello della Rete. Poi c'è la radicalizzazione lastminute. Il criminale, l'attentatore di Nizza, ha fatto un'accelerazione sul versante della radicalizzazione negli ultimi mesi”.

"Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che viviamo una minaccia, che possiamo essere oggetto e obiettivo di questa minaccia. Il che però non significa che dobbiamo mutare la nostra vita. Il prezzo che non dobbiamo pagare è mutare il nostro stile di vita, perché questo tipo di terrorismo mira a questo".
polizia di stato

La convinzione che la radicalizzazione attualmente prescinda completamente dalle moschee, in parte anche perchè queste hanno sviluppato gli anticorpi come spiegava in tempi non sospetti il dottor Galzerano, è parzialmente esatta.
Oggi l'inclinazione ad intraprendere un percorso di stampo estremista nasce dall'alienazione e dalla crisi identitaria che accomuna soggetti con profili e problematiche molto simili, come il convertito e il giovane di seconda generazione. Non sono esclusi comunque gli adulti.
L'importante è che ci sia della rabbia repressa da convogliare in interpretazioni distorte dell'Islam e che vede nell'occidente ma anche nei musulmani cosiddetti moderati o sciiti, il nemico da abbattere.
Per una siffatta situazione, la rete rappresenta il luogo ideale di sfogo e di incontro per eccellenza.
Ma non è il solo. Di centrale importanza si sono rivelati carceri e quartieri difficili.
La moschea continua comunque ad essere un luogo di ritrovo dove il potenziale terrorista tende a mascherare le proprie inclinazioni come gli è stato insegnato dal reclutatore o istigatore.
Un musulmano ha la sensibilità necessaria per captare anche i primi segnali.
Quindi la moschea rimane importante in ottica investigativa ma anche a livello sociale per intervenire in tempi e modi adatti.

Il cambiamento dello stile di vita non deve necessariamente essere visto come un evento negativo.
Va però effettuato nella maniera migliore.
Periodi come questo possono tornare utili alle forze dell'ordine per insegnarci come essere più cauti senza perdere il controllo. Indicazioni valide in qualsiasi frangente ed epoca.
In questo senso, un cambio di atteggiamento più che di stile, può essere anche rigeneratore.

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