martedì 9 agosto 2016

Frank il serio

"Non abbiamo rabbia nei confronti di nessuno. Certamente addebitare ai No Border la morte del nostro collega credo sia poco serio"

Foto Rivierapress


La stampa, così come i suoi uomini, non ha compreso che la nomina a capo della polizia di Franco Gabrielli non ha rappresentato un semplice passaggio di consegne, ma un cambiamento epocale per la polizia di stato .
La fine dell'era delle scuse e del do ut des con gli interlocutori politici.


In riferimento alla vicenda di Ventimiglia, è passata sui media solo la dichiarazione sulla necessità di spostare i migranti, oltre ovviamente all'episodio dell'insulto del Serpico dei vicoli genovesi sul cui precedente hanno tutti un pò ricamato.
Invece bisognava sottolineare questa dichiarazione del prefetto Gabrielli che non era tesa solo a stemperare la tensione, ma voleva essere un richiamo alla assunzione di responsabilità e un invito a non strumentalizzare le vicende che spesso fanno da contorno all'operato delle forze di polizia.
Questo suo porsi a tratti in maniera un pò burbera ed aggressiva nella forma, e al tempo stesso rigorosa ed essenziale nella sostanza, gli ha precluso finora molte simpatie.
Ce lo hanno descritto come l'uomo che ha voluto diventare a tutti i costi capo per smania di potere.
Invece pare proprio tutto il contrario.
Ma anche fosse, non lasciamoci scappare l'occasione.
Gabrielli è l'uomo della provvidenza che può tirare fuori la polizia di stato, e anche il sistema Italia, da decenni di oscurantismo.



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