giovedì 7 luglio 2016

Religione nascosta

Dopo essere stata approvata lo scorso anno, è entrata in vigore da poche settimane in Giordania, la normativa che prevede la sostituzione della vecchia carta di identità con una smart card contenente tutti i dati relativi ai cittadini giordani. Dalla data di nascità al numero di tessera sanitaria e gruppo sanguigno. La novità sta nel fatto che le informazioni circa la religione praticata non sono visibili allo scrutinio delle autorità competenti, ma conservate nel microchip.
Un modo, secondo la versione ufficiale, di ridurre gli attriti causati dalle discriminazioni, a danno di minoranze religiose come Bahia e Drusi, soprattutto nelle realtà amministrative locali. Forse è anche un tentativo di spegnere le tensioni settarie che alimentano il terrorismo.
Si sta discutendo di  una soluzione del genere anche in Egitto, mentre la Turchia ha già avviato il progetto nella speranza di trarne benefici in vista di un ancora improbabile ingresso in Europa.
Qualche giorno fa sua maestà Abdallah si è recato personalmente nell'ufficio comunale di riferimento per ritirare la smart card.




Foto Albawaba, Thejordantimes

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