lunedì 25 luglio 2016

Gomito a gomito

Come confermato dal procuratore capo della Dda, Federico Cafiero de Raho, l'ordigno realizzato con tre panetti di tritolo confezionati con un nastro adesivo ma privi di innesco, trovato nell'ottobre del 2004 in un bagno del Comune di Reggio Calabria quando Giuseppe Scopelliti era sindaco, non è stato altro che una "trovata" di Romeo e della Cupola. Doveva servire ad un duplice scopo: rilanciare la popolarità di Scopelliti negli anni in cui toccava il minimo storico, incoronandolo amministratore bersaglio della 'ndrangheta, ma anche servire da monito a un riottoso Scopelliti. Obiettivi raggiunti, svela l'inchiesta Mammasantissima, che però non esplora ancora quanto messo a verbale sull'episodio dall'ex numero due della Dna, Alberto Cisterna. Candito Corriere Calabria

Quindi Mancini si è fatto fare fesso da un informatore pagato profumatamente.

Tutte storie e teorie vecchie.
Qualcuno porti fatti concreti. 

E pare strano che uno dei servizi (assieme alla sua squadra) bazzichi la procura ?
Se vanno per galere non va bene. In procura manco.
Marcolì sient ammè.
Gira da solo e per ristoranti.

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