venerdì 17 giugno 2016

Le congiunture di Frank

“Il fatto che l’Italia non sia stata, a differenza di altri Paesi, bersaglio di attentati terroristici di matrice fondamentalista è solo frutto di una congiuntura temporale favorevole, è solo per questo che non è stata toccata”. “Pertanto ancor più importante il lavoro di prevenzione di un fenomeno che per molti anni caratterizzerà la nostra esistenza”. Prefetto Franco Gabrielli

Purtroppo al momento non è ancora disponibile il testo per intero del discorso.
Immagino però, che il capo della polizia per congiuntura temporale favorevole, intendesse il fatto che al di là del lavoro svolto dalla polizia di stato e dalle altre forze dell'ordine, manca un sistema di prevenzione che agisca in maniera efficace sul sociale. Infatti ha fatto riferimento anche alla criticità rappresentata dalle carceri come luogo privilegiato per il percorso di radicalizzazione.

In effetti ancora oggi l'Italia può beneficiare dell'attività di indagine svolta nei decenni passati.
Molti ambienti e personaggi ormai noti e tutt'ora in attività, permettono di escludere o dedicarsi ad altri.
E il basso livello di integrazione che corrisponde attualmente anche ad un relativamente basso grado di convolgimento del panorama italiano, di cui parlava il professor Vidino mettendolo a confronto con gli scenari nord-europei, è alla fine un vantaggio ma anche altamente casuale oltre che peculiare e riconducibile alle dinamiche italiane.
In fondo qui da noi vi sono comunità o gruppi, come alcuni pachistani bresciani e sardi arrestati di recente, che vivono come se stessero ancora in Pakistan, e così organizzano le loro attività eversive . Senza che esse incidano più di tanto sulla nostra realtà. Poi ci sono le seconde generazioni del Maghreb dedite più che altro a "fanfaronate" da whatsapp o a qualche passeggiata nei dintorni delle basi militari.
E ovviamente le rotte balcaniche e nordafricane con manifestazioni criminali annesse.
Tutti fenomeni per adesso facilmente controllabili con la legge scritta a tavolino da magistrati e forze dell'ordine e approvata in un battibaleno dal governo.
Lo spettro dell'ago nel pagliaio rappresentato da lupi solitari e microcellule spesso sbandierato dai servizi segreti, è forse un'alternativa migliore all'evoluzione verso gruppi organizzati.
I comparti che svolgono attività di contrasto al terrorismo hanno esperienza e competenze tali da non potersi permettere di sbagliare.
Man mano che la guerra va avanti però, questa si trasferirà in Europa e in Africa principalmente.
L'incremento dell'invio di combattenti segnalato dalla Cia, e la proliferazione dei campi di addestramento su suolo europeo, unitamente alla propaganda, creeranno un asse pericoloso i cui scenari evolutivi, anche in Italia, sono di difficile previsione.
Per questo è di fondamentale importanza iniziare un lavoro di prevenzione ed armonizzazione, così come lo ha definito il capo della polizia.

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