mercoledì 4 maggio 2016

Riverenza

Il legale milanese descrive Wafa come una giovane donna musulmana molto riservata e la sua famiglia «gente umile e per bene». «Me ne sono resa conto parlando con il padre Fakak, rientrato dal Marocco sabato, quello che continuava a urlarle di distruggere il telefono attraverso cui la contattava il fratello miliziano. Wafa, che come tutte le donne musulmane ha una riverenza per il fratello maggiore, era semplicemente felice di sentirlo, perché significava che era vivo. Non aveva un’idea esatta di cosa facesse in Siria»lastampa

Nel Corano è scritto che dobbiamo rimanere saldi nel giusto a costo di andare contro noi stessi e le persone a noi care.
Wafa aveva capito benissimo quello che il fratello stava facendo.
Non c'è bisogno di inventare stereotipi. Le donne musulmane hanno a cuore tutta la famiglia.
Riverenza è una cosa. Il lavaggio del cervello che Mohammed le aveva fatto è altro.

Il problema è di cultura.
E' inutile che il re del Marocco continui a finanziare l'Islam in Italia e a mandare imam cosiddetti moderati, se poi il risultato è quello di tenerci in casa interi nuclei familiari, come i Koraichi e i Kachia, ostili al nostro Paese.
Deve creare un ambiente economico stabile per il suo popolo. Se continuiamo ad accogliere in maniera indiscriminata non si riuscirà a costruire un Islam italiano vero e libero da influenze nefaste.

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