mercoledì 16 marzo 2016

Accuse

La donna ha mostrato ai giornalisti presenti in aula una copia della sua tesi di laurea, dedicata ai giudici anti-mafia Falcone e Borsellino, commentando, in merito ad una frase sulla mafia a lei attribuita ieri da Vallejo: “Accusare di mafia me che vengo dalla Calabria e l’accusa più grave che quel verme potesse farmi”. 

Con Bisignani, secondo Vallejo, l’intenzione di Chaouqui era «far credere a me e Nicola che lavorava per i servizi segreti», nel secondo caso, «mostrare a me e don Alfredo la sua relazione estremamente familiare con la famiglia Berlusconi». lastampa

Io dedicai la tesi ai carabinieri morti al Pilastro a Bologna.
Ma almeno all'epoca era un gesto meramente simbolico sulla copia personale.
Non ne farei una bandiera.

La cosa strana di tutta questa vicenda è che i protagonisti sembrano un'allegra banda di azzeccagarbugli in cerca di vantaggi personali.
In passato abbiamo letto che nomi del calibro di Mancini e Manenti sono stati associati a quello di Mokbel e Cola perchè i servizi agiscono nelle galassie industriali che contano ed inevitabilmente vengono tirati dentro quando c'è aria di bufera.
Ma i due dell'Aise di cui si è parlato di recente che tipo di informazioni, non segrete ma almeno riservate, passarono a questa gente ? E perchè sono stati semplicemente trasferiti ? Possibile che qualsiasi cosa faccia uno che lavora nei servizi gli si dà come minimo una medaglia ?
Dando per scontato che le notizie di stampa siano vere visto che al solito nessuno smentisce.

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