mercoledì 24 febbraio 2016

Vittoria

L'avvocato Bauccio ha lottato da solo come un leone per questo ed altri casi.
Lo sfogo è comprensibile. Però può generare convincimenti pericolosi.
Molti sono stati anche contenti che Abu Omar venisse trattato in quella maniera perchè era un terrorista o presunto tale. Il presidente Cossiga in maniera molto puerile e sciocca attaccò investigatori e magistrati quasi ad attribuirgli una sorta di concorso esterno con al Qaeda.
Il fatto che Abu Omar sia musulmano ha contato allo stesso modo in cui conta oggi che Lo Porto sia un siciliano che se ne era andato dall'Italia e che la sua famiglia non abbia mezzi e modi per fare valere le proprie ragioni.
Questo è un Paese dove conti se ti si può sfruttare a dovere. Dove raramente si riesce a trovare verità e giustizia per un musulmano così come per un cattolico. E che fa la voce grossa con al Sisi ma non con Obama. Persino i parenti di vittime note di mafia e terrorismo riciclatisi in ruoli istituzionali non sfuggono a questo schema. Il vittimismo è il peggior nemico del musulmano in occidente e gli apre la via del terrorismo.

Questa non è affatto una vittoria di Abu Omar. Uno che è scappato e si nasconde non è un vincitore.
Specie se è musulmano. Non è così che si comportava il profeta.
Abu Omar ha semplicemente cavalcato l'onda.
Questa è la vittoria di Pomarici, Spataro, Megale e tanti altri.
E' anche la vittoria di Adamo Bove. A sentire i racconti di chi ha lavorato con lui in polizia, era un uomo eccezionale. Non meritava quella fine.
Cominciamo ad attribuire i meriti a chi merita veramente.
Sarebbe un buon inizio per il cambio culturale di questo Paese.

Nessun commento:

Posta un commento