sabato 13 febbraio 2016

Un gran bel film

All'epoca in cui lavoravo in farmacia il Nas venne un giorno per un controllo e ad un certo punto il sottufficiale, che tra l'altro mi conosceva perchè a lui era affidata quella zona, si soffermò su una ricetta non ripetibile. Mentre la scrutava con attenzione io iniziai ad agitarmi e a chiedermi cosa potessi avere sbagliato. Dosaggio, data, firma del medico. Ad un tratto alzò lo sguardo e la ricetta verso di me chiedendomi : lei non si è accorta che questa ricetta è fotocopiata ?
Con un filo di voce risposi : francamente no.
Un farmacista controlla i dettagli importanti legati alle norme che regolano la distribuzione di farmaci particolari e spesso perde di vista quelli che il normale buon senso dovrebbe far si che si accenda un campanello d'allarme. Anche altri colleghi erano caduti nel tranello. Si trattava di un piccolo giro criminale per il quale non fummo nemmeno chiamati a rendere testimonianza al magistrato.


L'aspetto strano delle vicende del generale Ganzer e di quel nucleo di carabinieri è che se uno va a leggersi i resoconti stampa dell'epoca e anche le testimonianze di magistrati come il dottor Spataro, pensa di trovarsi in un film poliziesco americano. Trafficanti, spacciatori, armadietti pieni di panetti di droga, hashish che scompare e ricompare. Poi legge la sentenza d'appello che ha costituito la base del ridimensionamento di quella della Cassazione e pare di assistere ad un episodio di Coliandro.
Il Ros istituito da poco, il fuoco sacro, quantità minime. Non si sa se bisogna riderci o piangere delle vicende che accadono in questa Italia.
Gente che può finire nei guai per una cancellatura nel registro stupefacenti e altri ai quali manca poco che si chieda scusa perchè l'hanno fatto per la patria. Magari è anche giusto così ma io non lo capisco.

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