domenica 7 febbraio 2016

Il velo sui neuroni

"Abbiamo insistito per servire il vino. Del resto, abbiamo spiegato che l’Enoteca Pinchiorri non si può spostare senza le sue etichette – afferma Annie Féolde, che nelle nelle ultime settimane ha fatto spola fra l’Italia e il Golfo Persico –. "La prima cosa da risolvere è stato l’allestimento, con una sistemazione interna che non consentisse a nessuno da fuori del locale di vedere i clienti con la bottiglia di vino sul tavolo – spiega la signora Feolde –, dopodiché estrema cura al menù, cercando di proporre piatti che permettano abbinamenti anche senza vino. Per esempio, ci sono bevande di succo di melograno molto buone e stiamo pensando a ottimi cocktail non alcolici che possono bere tutti".quotidiano.net

Alberghi e mall  sono "zona franca" nel Golfo. In generale in tutte le aree dove si svolgono attività lavorative di respiro internazionale, il Dubai International Financial Centre è tra questi, sono concessi vino ed altre amenità di cui il viaggiatore occidentale non può fare a meno . Anche cose poco edificanti alle quali non si sottraggono arabi e musulmani.
Può essere che chi dirige quella determinata ala del grattacielo abbia una sensibilità particolare ma se questa enoteca ha ottenuto uno spazio da quelle parti (e dovrebbe ringraziare visto che dubai è molto ambita) è perchè le guide religiose dell'emirato e anche quelle degli altri Paesi del Golfo, eccezion fatta per l'Arabia Saudita, hanno adottato questa interpretazione. Se la direzione del centro finanziario ha accettato la richiesta di concedere un'area a quell'enoteca è perchè lì vogliono bere vino.
Conosciamo tutti la nostra religione. Nessuno ce l'ha imposta. Ognuno è libero di scegliere se e come aderire. Agli osti e agli scrittori per caso evidentemente fa comodo intenderla in altra maniera.

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