venerdì 12 febbraio 2016

Il ministero della felicità

«I ragazzi, che giustamente siamo abituati a considerare vittime, a volte rischiano di diventare autori dei reati, magari inconsapevolmente. Penso a fenomeni come il sexting: adolescenti che si fotografano in intimità, o fotografano gli amici, e condividono quelle immagini con gli altri. Ma questo vuol dire realizzare e diffondere materiale pedopornografico. Questo fenomeno esiste e non va sottovalutato»
repubblica

La facilità con la quale si connettono a internet fa sì che spesso perdano il collegamento con la realtà e quando ricorrono a minacce o ingiurie verso coetanei spesso non si rendono conto che commettono un reato ma soprattutto, avendo uno schermo come filtro, non percepiscono il dolore che provocano. È su questo che dobbiamo lavorare».romasette

Ha generato stupore e anche un pò di ilarità, l'iniziativa del governatore di Dubai di istituire alcuni nuovi ministeri nell'ambito di un rimpasto di governo. Tra questi il dicastero della tolleranza e quello della felicità. Quest'ultimo si rifà ad un indicatore della felicità, ripreso da uno studio delle nazioni unite in cui è stata elaborata una classifica dei Paesi più felici, che è stato introdotto un paio di anni fa in alcune istituzioni governative e raccoglie periodicamente i dati sulla felicità degli abitanti espressi come soddisfazione per i servizi forniti. Secondo sua altezza Mohammed tali indicatori non solo consentono di assicurare un livello di vita migliore ai propri abitanti, ma anche di verificare quanto il Paese sia al passo con il mondo circostante. Preoccuparsi della prosperità dei propri cittadini è anche un modo di incentivarli a fare del loro meglio per contribuire al benessere complessivo e non solo in termini materiali.

Se ci fosse anche da noi un ministero della felicità, il lavoro della polizia non sarebbe un mero pushing water uponhill.
Manca l'impianto base. Fornire indicazioni sulle condizioni legali per la convivenza civile senza che vi siano le basi maturate all'interno della famiglia e di tutti i contesti comunitari entro i quali l'individuo si muove, è come costruire una casa partendo dal tetto.
Non è che non lo percepiscono il dolore. Non gliene importa più di tanto. O forse pensano che siccome loro sopportano il dolore (il carnefice alla fine è la prima vittima) allora anche gli altri devono farlo. Per quello lo infliggono.
E allora bisognerebbe smettere di considerare i ragazzi "giustamente" vittime. Non tutti lo sono.
Molti sono dei piccoli delinquenti e come tali vanno trattati. Se, come sembra, fino ad ora la polizia postale ha fallito nell'imprimere nelle coscienze dei ragazzi alcuni concetti base come quelli dei confini della privacy e del rispetto del consenso, allora andrebbero applicate misure repressive.
Seguendo la logica di quanto affermò il dottor Di Legami a proposito dei direttori didattici, che cioè bisognerebbe usare le sanzioni per richiamarli al dovere di pubblici ufficiali, andrebbe ricordato ai ragazzi che pur vivendo in un'epoca estremamente complessa e piena di ostacoli, hanno a disposizione un ventaglio di mezzi che noi che siamo nati in tempi lontani, nemmeno ci sognavamo.
Non c'era dialogo con i genitori e al massimo incontravamo una pattuglia dei carabinieri alla festa del paese. Ma non certo per parlare di droghe, bullismo e guida sicura.
Andrebbe scelta la linea dura come in Canada. Fare una legge sul consenso valida anche per i minori. Così magari ci pensano due volte prima di mandare in giro le foto degli altri. E se necessario far valere anche le norme per il possesso e la distribuzione di materiale pedopornografico che li danneggerà quando da adulti andranno alla ricerca di un lavoro.
Va bene qualsiasi cosa purchè il safer internet day non sia il solito rito fatto di frasi logore. E magari sarebbe anche ora per la polizia di decidere se il suo compito è quello di andare in giro a vendere i baci perugina o fare la differenza.
E' vero come dice il generale Mori che questo governo non è molto competente su questioni di sicurezza. Però anche le forze dell'ordine e l'intelligence sembrano essersi appiattiti sul ruolo di comparse.

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