venerdì 29 gennaio 2016

Olè

Nel corso delle indagini sono stati ascoltati vari poliziotti della questura, per capire se tutti quegli accessi alla banca dati fossero in qualche modo imputabili a questioni d’ufficio e a esigenze investigative. Così non era, a quanto pare. Mentre sarebbe emerso chiaramente il livore maturato dalla coppia nei confronti di una serie di colleghi.ilcentro

Pur rimanendo garantisti, non si può fare a meno di notare quanta leggerezza e poca lungimiranza ci sia stata in questa azione.
Nicolino Sciolè è un pilastro dell'antidroga a Pescara. Può godere di stima ed affetto da parte di colleghi e superiori e soprattutto di noi cittadini. Lo smercio di droga in città e fuori è una delle piaghe più grandi da queste parti e fa da propulsore ad una vasta serie di fenomeni criminali connessi. Sciolè fa del suo meglio ma non può mettere riparo ad evidenti carenze a livello politico.
Difficile screditarlo e ancora più difficile pensare che sia un corrotto.
Visto che vicende del genere sono frequenti un pò in tutte le Questure d'Italia viene da chiedersi in che mani siamo se non si è in grado nemmeno di organizzare bene una "marachella".

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