mercoledì 25 novembre 2015

Trasmigrazione

Quali sono le nuove piattaforme tecnologiche utilizzate dai terroristi per comunicare? Abbiamo rilevato alcune tendenze, come, ad esempio, la progressiva trasmigrazione delle conversazioni di affiliati e simpatizzanti dell’Isis sulle piattaforme Telegram e Instagram, dovuta alle continue chiusure di profili Twitter da noi richieste al pari delle forze di polizia dei vari Paesi impegnati in attività di monitoraggio antiterrorismo o sollecitate da gruppi riconducibili al movimento hacktivista Anonymous nel corso di apposite campagne ad alta valenza dimostrativa. Noi comunque non sottovalutiamo nulla e monitoriamo tale tipo di tecnologia sia sotto il profilo tecnico che investigativo. Roberto Di Legami Polizia Moderna

Se domani il governo facesse una legge per chiudere tutti i siti o le pagine dedicate al dac e all'autolesionismo, e la polizia postale trovasse un modo per non farveli riaprire più, che succederebbe, cosa fareste? Altre pagine, sotto nomi diversi penso.. ma sinceramente non so.. O forse tutti noi, ci chiuderemmo in noi stessi... balqis blog 2013

Ai tempi in cui Bin Laden inviava messaggi ai suoi attraverso corrieri di fiducia, in medio-oriente fiorivano chat e forum . Erano preferiti quelli dove si parlava Inglese lingua che è ben conosciuta dagli arabi perchè studiata nelle scuole private ed usata per gli scambi commerciali. Nel Golfo quando è caldo umido non c'è molta alternativa alla palestra e ai supermercati. Internet è una seconda casa. I funzionari della secret police di una certa età che hanno studiato alla scuola pubblica ancora fanno a botte con l'Inglese quindi ai tempi in cui non esisteva il finfisher, le stanze virtuali erano l'ideale per parlare d'amore e di politica. Per lamentarsi. Sport preferito dai musulmani e dagli arabi. Fu in una chatroom piena di ingegneri dell'Aramco che conobbi l'Islam. Grazie a Dio era gente equilibrata. Wahabiti tosti ma educati. E' quello che fa la differenza tra musulmani.

Poi iniziò l'era delle stragi post 9/11.
Il mondo cambiò e Bin Laden iniziò ad usare Internet. Così anche i suoi seguaci.
Abid Naseer era tra questi. Ieri una corte americana lo ha condannato a quarant'anni di prigione. Non c'è una prova vera e propria che lo inchiodi, infatti in Inghilterra gli investigatori rinunciarono all'incriminazione. Ci sono molti elementi che inducono a pensare che stesse pianificando quella di Manchester ed altre stragi ancora. Ci sono alcune mail in cui parla in codice così come faceva Bin Laden ai tempi in cui scriveva lettere di suo pugno. Abid Naseer fu impegnato per molto tempo in uno scambio di mail con amici e parenti in Pakistan. Parlava della ragazza con cui si voleva fidanzare e del matrimonio da preparare. Per gi investigatori stava invece preparando attentati. Erano i suoi comportamenti che facevano pensare così.

Se vogliamo essere sempre aggiornati sulle piattaforme che verranno ovvero sulle realtà virtuali che i criminali di volta in volta sfruttano, basta guardare ai Paesi dove il monitoraggio della popolazione è molto stretto e i rapporti affettivi sono difficili. Quelli dove lavora Hacking Team e gli attivisti per i diritti umani sono impegnati ad aggirare le loro trappole (Isis Opsec guide).
Ma non è la crittazione ciò che interessa a Daesh tanto più che a seconda dei criteri di valutazione che adottiamo per scegliere una app., Telegram non è nemmeno tra le più affidabili.
I terroristi hanno bisogno di scambiarsi informazioni.
Anche avessimo accesso a tutte le app. criptate end to end, che ce ne facciamo se la comunicazione è in codice ?
Allo stesso modo in cui i ragazzi che praticano autolesionismo si spostano di pagina in pagina su Facebook per magari poi decidere di lasciarsi morire lentamente, i terroristi si muovono da app. in app. finchè avranno uno spazio per comunicare, propagandare e reclutare. Ma loro di certo non si chiuderanno in se stessi.
Se il monitoraggio e la chiusura degli spazi virtuali a disposizione diventeranno asfissianti, allora torneranno alla vita reale. Ma dove ? Di certo non nelle moschee e nemmeno nelle palestre. Bisognerà ricominciare a studiare ed analizzare fenomeni criminali e sociali per capire dove sono e cosa stanno facendo. Troppo tempo.
Sarebbe meglio invece migliorare il sistema di monitoraggio ed infiltrare gli ambienti a rischio. Sia reali che virtuali.


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