domenica 22 novembre 2015

Going facial

Ciascuno di noi lascia delle tracce e non credo che sia un agguato alla privacy" ha proseguito. Ciò che è accaduto negli ultimi giorni, "è partito dalle nostre periferie, quindi è necessario investire in maggiori controlli e digitalizzazione oltre che nelle periferie stesse per riqualificarle". L'investimento dovrà essere massiccio. In telecamere - già esistenti ma non sufficienti per un monitoraggio ancora più serrato - e sulla banca dati.repubblica

Ne ho scritto tempo fa quando partì la sperimentazione in Inghilterra.
La facial recognition è uno strumento straordinario ma bisogna creare un database che nel caso del nostro Paese deve tenere conto non solo della legge sulla privacy ma della cultura e della mentalità . Quindi dell'approccio nei confronti di una popolazione che in questo periodo di tensione e paura reagisce spesso in maniera scomposta.
Si tratta di un lavoro che impegnerà le forze dell'ordine e le aziende che dovranno fornire la tecnologia adatta per almeno un paio di anni nella migliore delle ipotesi. Di certo una soluzione simile non può essere improvvisata per il Giubileo. Però risulta utile diffondere il concetto attraverso i media per iniziare a testare le reazioni e per tranquillizzare la popolazione.

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