"Abbiamo creato una task force per il monitoraggio completo del web 24 ore su 24, adeguando la nostra azione agli accresciuti pericoli che derivano dal terrorismo internazionale, specie quello di matrice fondamentalista. Il web, infatti, è diventato la piattaforma privilegiata, specie di movimenti jihadisti, per la loro propaganda rivoluzionaria". Roberto Di Legami Polizia Postale
All'indomani della eliminazione di personaggi di peso della formazione qaedista nella penisola arabica e nella regione del Khorasan il direttore dell'Fbi ha dichiarato che al Qaeda ha perso parecchio terreno nel confronto con Daesh e risulta meno pericolosa rispetto al passato.
Personalmente ritengo ancora valida la valutazione di Mike Morrell che qualche mese fa mise sull'attenti circa la capacità che al Qaeda sta avendo di rigenerarsi sul territorio.
Comey deve evidentemente dare una lettura diversa in quanto è pagato per dimostrare che la strategia del suo governo funziona.
Fare lo stesso tipo di ragionamento però quando si studia "la propria" strategia di contrasto può indurre all'errore.
Il Nytimes in questi giorni ha analizzato il dibattito che sta animando la comunità investigativa americana su quale delle due formazioni terroristiche stia vincendo la battaglia.
Con un copione che ormai si ripete sui vari magazine specializzati e non, ha ricordato la genesi dei due movimenti e i motivi ispiratori nonchè i differenti modus operandi nei territori che hanno subito attacchi.
Insomma alla fine si passano in rassegna mappe, numero di foreign fighters e attentati.
Questo metodo può dare un'idea del caos che sta avvolgendo il mondo ma non come risolverlo.
Nel conteggiare gli attacchi subiti e in preparazione il giornale americano ha citato l'operazione Baya.
Ma possiamo definire i due ragazzi arrestati degli "jihadisti" nel senso stretto del termine come fa il dottor Di Legami mentre illustra la sua strategia di prevenzione e repressione sul web ?
Francamente no.
Se vogliamo risolvere il problema alla radice senza arrivare ad una risposta di tipo investigativo-militare bisogna osservare che, almeno stando ai resoconti di stampa, stiamo parlando di due persone integrate solo all'apparenza. Due ragazzi che vivono da noi perchè non hanno alternative valide.
Un lavoro e una casa sono già molto nella vita ma non abbastanza per creare una motivazione.
Più che di due jihadisti dovremmo parlare di due soggetti pronti a recepire il messaggio che è stato consegnato loro dal web.
Probabilmente se fossero entrati in contatto con i notav o con degli anarchici avrebbero seguito un percorso simile.
In questo senso è sbagliato conteggiare l'operazione Baya per fare un assessment di chi stia vincendo la sfida tra Daesh e al Qaeda nel mondo.
E sempre in questo senso è giusta la strada intrapresa da Obama che non sta impiegando molte forze sul territorio siro-iracheno come l'America fece in passato in Iraq, si limita a tenere d'occhio le trattative per la Libia e a lanciare in maniera chirurgica qualche drone assassino nel Maghreb e ha lasciato libertà d'azione all'Arabia Saudita nella gestione della questione Yemen.
Questa è la strada che dovremmo seguire anche noi. Individuare i nostri interessi e le criticità che possono minarli cercando di risolverle.
Sul fronte terrorismo attualmente il problema è costituito dai foreign fighters e da predicatori e attivisti sul web. Problema che rischia di essere ingigantito da una cattiva gestione della situazione libica e del flusso dei migranti.
In Iraq e Siria non possiamo far altro che seguire gli alleati.
Se il governo riuscisse a districarsi sullo scacchiere nordafricano e mettesse a punto politiche sociali concrete si eviterebbe il rischio di passare alla fase successiva ovvero quella degli attentati veri e propri e dei fighters di ritorno.
Sul fronte della strategia di intelligence ed investigativa siamo ben protetti.
E' il resto che manca. Non c'è il governo.
Per questo motivo la genericità con cui il ministro dell'interno e il capo della polizia si sono espressi al countering violent extremism summit risulta preoccupante.
Hanno sottovalutato l'evento o non hanno proprio idea sul da farsi ?

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