mercoledì 4 marzo 2015

I Bond veri

Sono passati dieci anni dal giorno in cui Nicola Calipari, medaglia d’oro al valor militare alla memoria, sacrificava la propria vita. Raccontare la sua storia per noi non è solo il ricordo di un anniversario che apre o chiude cicatrici, ma un momento di Cultura Intelligence. Significa per le donne e gli uomini del Comparto andare alle radici e rinnovare scelte profonde di vita. Vuol dire operatività ma anche pensieri lunghi. Fermarsi per un momento a sottolineare, nel vento di Forte Braschi, che anche l’Intelligence ha i suoi eroi. Non sono gli 007 dei film ma i ‘Bond veri’, quelli della porta accanto, gli uomini e le donne con cui non puoi farti i selfie ma sai che ci sono e lavorano per la sicurezza di tutti. Per ognuno di noi c’è un ultimo miglio, una strada da imboccare che ci porta a prendere delle scelte. A confermarle o negarle. Sull’ultima curva di una strada irachena, un uomo Intelligence ha compiuto fino in fondo il suo dovere.
sicurezza nazionale

Una storia da raccontare ma quale ?

No perchè qualche settimana fa avete piazzato sul sito una intervista a Erri de Luca.
Nulla da eccepire per carità.
Uno che è diventato la Britney Spears della letteratura italiana assieme a Fabio Volo in fondo ci sta anche bene su un sito istituzionale italiano di questi tempi.
Se non fosse che poi parla di disobbedienza civile.
Che c'azzecca con il Calipari servitore dello stato che è andato a morire in Iraq per poi essere tirato per la giacchetta da polizia e servizi, da colleghi e scrittori, politicanti ed ex-capi ?

A che serve morire per questo Paese se giustizia può essere ottenuta solo quando conviene ?
A che serve se non a girare uno spot pubblicitario ?
Spiegatemi questo invece di darvi le arie da Bond e poi ragioniamo.

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